Visitare Philadelphia: le 10 cose da non perdere

Era una mattinata di Ottobre e la valigia era di nuovo pronta per prendere l’ennesimo volo. A qualche mese di distanza dall’esperienza in California si tornava negli Stati Uniti: destinazione Philadelphia!

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Ti accorgi di essere arrivato negli USA dalle innumerevoli bandiere.  Questa è quella che mi accoglie appena metto il naso fuori dall’aeroporto di Philadelphia!

Non ne sapevo molto su Philadelphia eppure una volta arrivato non ho potuto che rimanere estasiato da tutto quello che questa città può offrire a chi decide di passare di qui, soprattutto per coloro che si trovano a New York, distante soltanto un paio d’ore d’auto.

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Le 10 cose da sapere su Philadelphia

 

1- Visitare la casa dove fu cucita la prima bandiera Americana

A Philadelphia troviamo la casa di Betsy Ross, rammendatrice e cucitrice di George Washington. Proprio Lei secondo la storia fu la persona che cucì la prima bandiera americana a stelle e strisce. Troverete la casa (che adesso è diventata un Museo) al 239 Arch St di Philadelphia. Proprio di fronte, una gigantesca bandiera statunitense le rende omaggio.

 

2 – Guardare dove fu firmata la dichiarazione d’Indipendenza

Percorrendo la Old City Philadelphia ci regala dei pezzi di storia americana come la prima Banca, la prima biblioteca o il primo Museo. All’ Independence National Historic Park la Storia la si respira a pieni polmoni e infatti proprio qui troviamo:

  • Indipendence Hall lì dove fu firmata la Dichiarazione d’Indipendenza il 4 Luglio 1776
  • Liberty Bell (la campana della libertà) simbolo d’indipendenza, amore per la patria e libertà. L’8 luglio del 1776, il suo suono radunò i cittadini di Filadelfia per la lettura della Dichiarazione d’indipendenza e adesso è esposta con la sua famosa crepa.
  • National Constitution Center, unico museo americano dedicato alla Costituzione.

Jpeg

 

3- Camminare per la via residenziale più antica d’America

A Philadelphia troviamo Elfreth’s Alley, la via residenziale più antica degli USA, che esiste dal 1702. Ad oggi comprende 32 case costruite tra il 1728 and 1836 e che con le loro porte e gli infissi coloratissimi rendono questa via ancora più particolare.

 

4- Guardare il tramonto dall’ One Liberty Observation deck

Guardare Philadelphia al tramonto dai 253 metri dell’One Liberty ha sempre il suo fascino!

 

5- Passeggiare nei dintorni della City Hall

Te la ritrovi ovunque ed è bellissima. Contornata dalle vie dello shopping, dalla gigantesca scritta LOVE, da grattacieli immensi e da fontane che bagnano la piazza sulla quale spicca, questa zona di Philadelphia è degna delle riprese di un film. Da sogno.

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6- Visitare la Simeone Foundation

Questo Museo accoglie una delle collezioni di macchine sportive più grandi al mondo e celebra la storia e l’evoluzione di queste supercar. In oltre 50 anni il Dr. Frederik Simeone ha assemblato più di 65 macchine storiche, tra le quali troviamo Ferrari, Alfa Romeo, Bugatti, Mercedes, Jaguar, Bentley, Porsche, Aston Martin, Corvette e Ford. Un luogo imperdibile per tutti coloro che amano la storia di questi bolidi a quattro ruote!


The Simeone Foundation Automotive Museum – 6825 Norwitch Drive — Philadelphia PA 

7- Visitare il Museum of Art e la Barnes Foundation

C’è chi conosce il Museum of Art di Philadelphia soltanto per la celebre scalinata celebrata in Rocky, mentre invece questo Museo è uno dei più grandi e importanti al mondo e ospita 225.000 opere d’arte dislocate in circa 200 gallerie che coprono oltre duemila anni di storia. Ad esempio qui troviamo un quadro della serie “girasoli” di Van Gogh.

"Vaso con dodici girasoli" - Gennaio 1889
“Vaso con dodici girasoli” – Gennaio 1889

La Barnes Foundation invece si trova a Merino Station, una zona di lusso di Philadelphia e accoglie opere a cavallo tra l’800 e il 900 dei più grandi artisti mai esistiti come Paul Cézanne, Paul Gauguin, Édouard Manet, Henri Matisse, Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh, Henri Rousseau e anche gli italiani Amedeo Modigliani e Giorgio de Chirico.

Ecco alcune opere che si trovano alla Barnes Foundation:

 

8- Mangiare un cheesesteak e visitare il Reading Terminal Market

Dal primo giorno in cui ho messo piede a Philadelphia ho sempre e solo sentito due richieste: “fai la scalinata di Rocky” e “mangiati un cheesesteak”. Il cheesesteak è un panino inventato attorno al 1920 dall’italiano Pat Olivieri ed è divenuto simbolo del cibo da strada. Il panino classico è formato da della carne alla piastra tagliata a striscione sottili o quadratini e poi coperta da formaggio Cheddar fuso. Il tutto inserito poi all’interno di sandwich o pane da hot dog passato sulla griglia. Questa è la versione classica e ovviamente le varianti sono infinite. Ho avuto modo di mangiare un cheesesteak al Reading Terminal Market, anche questa tappa imperdibile e storica della città di Philly, lì dove troviamo anche dei negozi Amish, comunità religiosa con una media di 6-7 figli a famiglia che raggiunge il maggior numero di elementi tra Ohio e Philadelphia.

9- Ammirare i murales di Philadelphia

Philadelphia è coperta da splendidi murales ed esistono dei tour per ammirarli al meglio. Ad esempio esiste un train-tour sulla Market-Frankford line in West Philadelphia che permette di scendere e risalire a diverse fermate per scoprire i murales di “Loves Letter”, una serie di 50 murali che rappresentano l’amore di un ragazzo per la sua donna, dell’artista per la sua città e per il quartiere di West Philly.

10- Fare la scalinata come Rocky Balboa

Rocky Balboa e Philadelphia. Un amore sbocciato a fine anni 70 e che ha avuto l’apice nella storica scalinata che porta all’Art Museum. Le location del film si estendono per tutta la città e per i più appassionati ho creato una mappa ad hoc, così da poter vedere con i propri occhi la casa, la palestra dove si allenava Rocky, il negozio di Adriana e molto altro. Ve ne parlo in questo articolo.

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Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.