Troppo grasso per l'aereo, torna in Francia con la nave

Una storia che ha dell’incredibile è capitata a un ragazzo francese di 22 anni. Non ha potuto prendere l’aereo perché soffre di obesità.

Kevin pesa 226 chili la British Airways non considera possibile farlo ritornare in patria a bordo di un suo aereo.

 

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Così il ragazzo si trova bloccato negli Stati Uniti con la sua famiglia. Il 22enne soffre di un disturbo ormonale. Un anno e mezzo fa era giunto dalla Francia proprio per sottoporsi a un trattamento medico per perdere peso, nella Mayo Clinic in Minnesota. Il giovane, prima del suo arrivo, pesava oltre 250 chili. Eppure, quando Kevin e la sua famiglia si sono recati all’aeroporto di Chicago si sono visti negare il volo di ritorno.

Kevin – per la British – è infatti ancora troppo grasso per essere imbarcato. La madre di Kervin è sbigottita: “Diamo la colpa alla British Airways, perché ci ha semplicemente abbandonato, ma sono stati proprio loro a portarci qui. Se hanno potuto farlo volare in economy all’andata, ci sarà pure un modo per farlo tornare indietro e permettergli di proseguire nel suo trattamento medico”. La famiglia si trova da una settimana in un albergo dell’aeroporto e da giorni sta tentando di risolvere il problema con la compagnia, senza successo. È intervenuto anche il consolato francese, ma ha rinunciato alla mediazione “perché la compagnia aerea pare non voler transigere sulle norme di sicurezza”.

“Noi cerchiamo sempre di accogliere tutti se è possibile e sicuro farlo – ha dichiarato al Daily Mail un portavoce della British Airways – Il nostro team di assistenza clienti ha lavorato diligentemente per trovare una soluzione e hanno esaurito tutte le opzioni. Purtroppo non è possibile ospitare in sicurezza il cliente su nessuno dei nostri aerei e alla famiglia è stato offerto un rimborso completo. Il nostro team è stato in costante contatto con la famiglia per dare l’aiuto possibile e d esplorare altre opzioni per il viaggio. British Airways ha anche provveduto alla sistemazione in hotel”.

A questo punto l’unica soluzione per Kevin e la sua famiglia sembra essere quella di prendere un treno per New York per poi imbarcarsi sul transatlantico Queen Mary 2.

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Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.