Una fitta “nube” ha ricoperto la capitale cinese, riducendo la visibilità in alcuni casi a soli 200 metri. Le autorità continuano ad assicurare che la qualità dell’aria è “buona”. L’ambasciata Usa parla di livello “pericoloso”
PECHINO – Che l’inquinamento atmosferico sia un problema enorme per Pechino è risaputo. Che potesse arrivare a bloccare il traffico aereo stupisce. Oggi oltre 150 voli in partenza e in arrivo all’aeroporto internazionale della capitale cinese, il secondo più frequentato al mondo, hanno subìto ritardi o sono stati annullati a causa della foschia che in alcuni quartieri riduceva la visibilità a soli 200 metri.
Secondo i dati forniti dal sito dell’aeroporto, in tutto sono partiti o arrivati in ritardo o sono stati annullati 155 voli. La “nube” di smog si è dissolta con il passare delle ore, fino a sparire quasi del tutto nel primo pomeriggio.
Oltre che dalle numerose centrali a carbone, l’inquinamento a Pechino è alimentato dalle tante industrie presenti nell’area metropolitana e dal traffico automobilistico. Si calcola che nel 2011 siano arrivate sulle strade della capitale cinese altre 240.000 vetture, che sono andate ad aggiungersi ai circa cinque milioni già in circolazione.
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