In occasione dei festeggiamenti legati al 30 milionesimo passeggero targato Ryanair atterrato ad Orio, il boss irlandese di concede ai microfoni e risponde alle critiche riguardo i fastidi causati dai rumori dei suoi aeroplani che sfrecciano sopra le teste degli abitanti.
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“Per quanto riguarda le proteste, non ci sono problemi di rumore, noi abbiamo la flotta più ecologica d’Europa, non voliamo di notte e nemmeno all’alba. Spesso si parla di queste proteste dimenticandosi la cosa più importante che avviene grazie allo sviluppo di Ryanair ad Orio, ovvero la crescita economica e turistica della bergamasca e la creazione di posti di lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi”. Crisi che ha rafforzato la società. “In questo momento difficile i passeggeri sono più attenti a valutare le proposte ed osservano più da vicino le nostre tariffe vantaggiose – la spiegazione del 50enne –; sempre grazie alla crisi il mercato del low cost è in espansione, un mercato che ci ha consentito di diventare la prima compagnia aerea in Italia davanti ad Alitalia”.
E O’Leary non sembra intenzionato a fermarsi. “Orio rimane il nostro aeroporto numero 1 e grazie a noi continua a crescere, a differenza degli altri scali italiani. Linate non l’abbiamo mai considerata e Malpensa, con cui eravamo in trattativa un paio di anni fa, ha deciso di puntare su Lufhtansa ed Easyjet che non sono in crescita”. Lufthansa in procinto di entrare all’aeroporto Caravaggio.
“It’s good! Ben vengano, ben venga la concorrenza di altre compagnia – la risposta -, così i passeggeri potranno rendersi conto meglio di quanto siano imbattibili le nostre tariffe”. La prossima rotta? “Orio-Moon”, la risposta secca, e per andare sulla luna basteranno i soliti 9,99 euro…
E nel caso un giorno si stancasse di utilizzare Orio che si poggia quasi interamente sulla compagnia britannica? “Non ci stancheremo mai, we are irish, not italians”. Di sicuro i comitati sperano che gli irlandesi possano diventare un po’ italiani.
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