"Molliamo tutto e facciamo il giro del mondo": la storia di Nina e Giuse

1. “Leaving the old way”, ovvero Nina e Giuse. Per chi non vi conosce ancora… cosa avete fatto negli ultimi sei mesi?

Diciamo che ci siamo un po’ messi alla prova. Abbiamo mollato il lavoro, venduto tutte le nostre cose e siamo partiti per scoprire se il mondo avesse qualcosa di più da insegnarci rispetto alla nostra vita di sempre. Abbiamo girato il Sudamerica in pullman, vissuto in una fattoria in Cile, viaggiato attraverso gli Stati Uniti occidentali in tenda e sacco a pelo, esplorato la Francia nord-occidentale con un camper del ’92, visitato un ecovillaggio, fatto couchsurfing, e cucinato oltre 40 ricette per più di 45 persone. Insomma, stiamo vedendo cosa siamo in grado di fare, quanto sappiamo divertirci e quanto di noi ancora non abbiamo scoperto.

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2. Qual è il Paese che più vi è rimasto nel cuore e quello che vi ha stupito di più, del quale magari non avevate grosse aspettative?

Di aspettative non ne avevamo affatto, perché avevamo deciso di informarci il meno possibile su tutti i paesi che avevamo intenzione di visitare. Ci siamo innamorati dei paesaggi e della gente della Bolivia, anche se è una nazione che ha messo a dura prova il nostro fisico. E’ stato amore a prima vista: ci è costato fatica, questo amore, certo…ma siamo stati ampiamente ripagati. In generale, però, tutto il Sudamerica ci è rimasto nel cuore. La natura è spettacolare, e le persone sono meravigliose.

Bolivia, Salar de Uyuni
3. Adesso ripartite con “Destinazione Mondo”, così come abbiamo ribattezzato questa vostra ripartenza. Destinazioni?

La prima tappa sarà la Cina, e l’intenzione è quella di attraversarla da nord a sud in treno, attraversando le zone più rurali di questa immensa nazione. Dopodiché India, sempre via treno, e poi chissà…Thailandia, Filippine, Myanmar, Australia, Nuova Zelanda…ci siamo ripromessi di non fare progetti a lungo termine, a meno che non ci sia imposto dalle ambasciate per l’ottenimento dei visti. Le opportunità e le esperienze che faremo, oltre ovviamente alle finanze, determineranno il nostro percorso.

Utah on the road
4. Avete qualche contatto o gancio nei Paesi che andrete a visitare? Come vi siete organizzati per le sistemazioni? Avete studiato a fondo come muovervi da qui o ci penserete una volta in loco?

Abbiamo conosciuto parecchi viaggiatori in questi primi sei mesi, e ci si aiuta un po’ a vicenda. Per cui sì, abbiamo un paio di contatti, ma non avendo organizzato ancora niente, per adesso sono lì nel cassetto. Lo scopo non è un semplice viaggio fine a se stesso, ma la ricerca di esperienze nuove che ci aiutino a conoscere meglio i nostri limiti e capacità, e spesso queste occasioni nascono da sole durante il viaggio.

5. Nella prima vostra esperienza di viaggio intorno al mondo avete utilizzato “Workaway”. Ci puoi spiegare di cosa si tratta?

E’ un’associazione che permette a tutti i propri iscritti di entrare con contatto con fattorie, ostelli, scuole, associazioni di volontariato e famiglie che sono disposte ad offrire vitto e/o alloggio in cambio di alcune ore di lavoro non retribuito. Una sorta di baratto, diciamo. Noi lo abbiamo sperimentato in Cile, in una fattoria, ed è stata un’esperienza talmente straordinaria e formativa che ci piacerebbe ripeterla ancora.

Osorno, Cile, raccolto di una giornata in fattoria
6. Quanto avete intenzione di stare in giro per il Pianeta in questa seconda tappa?

Non lo sappiamo, dipende ovviamente dalle finanze, che non sono tantissime. Ma l’idea è quella di non tornare prima della fine della prossima primavera!

7. Avete mai pensato a cosa farete una volta tornati?

Ci piacerebbe far fruttare questa esperienza in qualche modo. Abbiamo tante passioni, come la scrittura, la fotografia, i viaggi e la cucina, ma per adesso sono soltanto passioni. Questo viaggio serve anche per aiutarci a capire meglio “cosa vogliamo fare da grandi”, e quali altre competenze e capacità siamo in grado di sviluppare.

8. Avrete una “mascotte” speciale in questo viaggio ribattezzato “Destinazione Mondo”: una travel bag. Esatto?

Sì!!! Abbiamo deciso di portare con noi un pezzettino di Mondo Aeroporto, un blog che seguiamo da almeno tre anni e che ci ha sempre regalato emozioni e divertimento. Ci serviva un portafortuna, per questo lungo viaggio, e ci serviva anche una travel bag…e perciò abbiamo deciso di coniugare queste due esigenze dando vita a “Destinazione mondo”, una selezione fotografica delle meraviglie che incontreremo durante il nostro viaggio, interamente dedicate a Mondo Aeroporto (visita qui il negozio online)

9. Come organizzate le vostre giornate social mentre siete in viaggio? A proposito.. Dove vi possiamo seguire sui social?

Bella domanda! In Sudamerica abbiamo avuto non pochi problemi a raccontare il nostro viaggio: avendo viaggiato spesso al di fuori delle grandi città, ci siamo trovati spesso con wifi non funzionanti se non addirittura assenti. Cercheremo in ogni caso di raccontare le nostre esperienze con i mezzi a nostra disposizione, attraverso la nostra pagina Facebook (www.facebook.com/leavingtheoldway) e il nostro sito web (www.leavingtheoldway.com).

10. Buon viaggio e.. prima di partire.. una frase da dire a chi ha il gene del “wanderlust” nel sangue ma non trova il coraggio di mollare tutto?

L’unica cosa che ci sentiamo di dire è di non avere mai paura dei dubbi, perché sono il motore che tiene in vita i nostri sogni. Il dubbio che, nel nostro caso, ci ha fatto superare ogni paura, è stato quello di non sapere se stessimo vivendo la vita migliore per noi. E, a prescindere di quale sarà la risposta alla fine di questa grande avventura, avremo vissuto una fantastica esperienza di vita.

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Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.