Undici anni, capelli rossi e una faccia che non si dimentica. Si chiama Mike, vive a Manchester e tutto solo ha bucato i rigorosi sistemi di controllo dell’aeroporto inglese e si è tranquillamente imbarcato su un aereo diretto a Roma. A tradirlo solo il «mal di volo»: il ragazzino durante la traversata si è sentito poco bene e solo allora l’equipaggio che lo ha soccorso si è reso conto di avere un baby clandestino a bordo: partito senza documenti e senza biglietto.
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È successo ieri intorno alle 17. L’aereo della compagnia Jet2.com era già sui cieli italiani quando Mike, maglietta di Spiderman, jeans e scarpe da tennis si è sentito male. Si è alzato dal suo posto e ha raggiunto la toilette. Della situazione si è resa conto una hostess che ha subito soccorso il ragazzino. E dopo averlo aiutato, gli ha offerto un bicchiere d’acqua e gli ha chiesto dove fossero i suoi genitori. Ma il ragazzino non rispondeva, non aveva con sé nemmeno i documenti di identità. L’equipaggio non voleva crederci: ha chiesto agli altri passeggeri, è stato fatto anche un annuncio ai microfoni. Ma senza esito. A quel punto, come da protocollo, il comandante ha dovuto avvertire la torre di controllo dell’aeroporto intercontinentale di Fiumicino di avere un «clandestino» a bordo.
Sono così scattate le misure di sicurezza. E quando, alle 17,48, il volo è atterrato al Leonardo da Vinci ad attenderlo in pista c’erano gli agenti della polizia di frontiera, agli ordini del questore Antonio Del Greco. I poliziotti hanno preso in consegna Mike e con l’aiuto di un interprete sono riuscito a ricostruire la storia tanto semplice quanto incredibile: la «piccola peste» ieri ha litigato a Manchester con i genitori per i suoi risultati scolastici e ha deciso di scappare. Ma l’ha fatta grossa. Il ragazzino è salito su un pullman diretto all’aeroporto della città e poi, senza pensarci troppo, si è accodato a una comitiva che stava facendo i controlli al metal detector. Così, sprovvisto di carta d’imbarco e senza passaporto, è riuscito a aggirare tutti i controlli, compresi quelli al gate. Roba da non crederci, ma è successo davvero.
Agli agenti non è restato altro che prendere contatto con i genitori del ragazzo.
La mamma, in lacrime, ha ringraziato la polizia di Fiumicino. Senza perdere tempo il piccolo Mike è stata rimbarcato su un altro volo della Jet2.com e preso in consegna dall’equipaggio. L’aereo, con un po’ di ritardo, alle 20,10 è nuovamente decollato per Manchester. Altro che Mamma ho perso l’aereo, questa volta il piccolo Mike l’ha preso beffando l’intelligence d’Oltremanica.
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© di Davide Desario per il Messaggero.it [articolo originale]