1900. A Parigi viene presentata al mondo la Transiberiana, una ferrovia che attraversa l’Europa orientale e l’Asia settentrionale. La sua lunghezza di quasi 10 mila chilometri (per la precisione ben 9.288) ne fa la ferrovia più lunga nel mondo. Un secolo e qualche anno dopo la storia potrebbe ripetersi ma non sarà più una ferrovia a percorrere quei 10 mila chilometri di mondo, ma bensì un’autostrada. E c’è di più: arriverà dritta fino agli Stati Uniti, collegando ipoteticamente Londra a Mosca, attraversando la Russia e arrivando fino all’Alaska, per poi concludere il viaggio infinito sulla costa opposta, dove troviamo New York.
La proposta arriva da Vladimir Bakunin che nel 2015, in qualità di presidente delle Russian Railways, aveva redatto un progetto che prevedeva la costruzione di un’autostrada infinita che costeggiasse la Transiberiana e che collegasse la parte più orientale della Russia con la punta occidentale dell’Alaska, attraverso la costruzione di un collegamento sullo stretto di Bering, là dove si trovano le Isole Diomede. Le due Isole sono divise equamente tra i due Stati: la più orientale delle due isole, la Piccola Diomede, appartiene amministrativamente agli Stati Uniti, quella più occidentale, la Grande Diomede, alla Russia. Le due isole sono separate da un braccio di mare di circa 3 km, al centro del quale passa la linea di confine tra i due Paesi.
Le isole Diomede sono state già oggetto di un importante progetto dell’ingegnere americano di origine cinese T. Y. Lin che, tra le svariate ipotesi susseguitesi nel corso di oltre un secolo, nel 1958 progettò un ipotetico ponte intercontinentale che avrebbe dovuto attraversare lo stretto di Bering tra Asia e America, collegando la penisola dei Ciukci della Siberia (Russia) e la penisola di Seward dell’Alaska (U.S.A.). Il lungo ponte di un centinaio di chilometri progettato da T.Y. Lin risulterebbe la soluzione più realizzabile, seppur non senza criticità; esso sarebbe suddiviso in tre sezioni, sfruttando la presenza delle isole Diomede che sorgono proprio al centro dello stretto di Bering.
Qualora venisse realizzato sarebbe il ponte più lungo del mondo mai costruito e, curiosamente, consentirebbe a un viaggiatore che partisse dalla costa siberiana alla sera, di arrivare a destinazione la mattina stessa di quando è partito, secondo data e fuso orario americano dell’Alaska.

Al momento secondo alcuni calcoli approssimativi la distanza totale percorribile da Londra all’Alaska sarebbe quasi 13 mila chilometri, senza contare il collegamento via terra da Nome, la città dell’Alaska dove teoricamente si andrebbe ad approdare, a New York. Al momento Nome risulta isolata e senza collegamenti stradali, mentre la città più vicina sarebbe Fairbanks a 835 chilometri. Nel caso in cui si riuscisse a costruire in tempi brevi un collegamento stradale che possa rendere raggiungibile Nome da Fairbanks, l’intero tragitto da Londra a New York via terra, arriverebbe a superare i 20.700 chilometri.
Un viaggio ed un’avventura epica, che per adesso rimane soltanto una proposta ed un’idea, ma che entrerebbe sicuramente tra i 10 viaggi da fare almeno una volta nella vita.