83 anni e non sentirli. Lo Steward più anziano al mondo vola negli Stati Uniti.
Il New York Times gli ha dedicato un articolo intero. Lui è Ron Akana, 83 anni, e da ormai 67 passati in volo. Vanta quasi 20 milioni di miglia in volo, l’ equivalente di 800 volte la circonferenza della Terra o di 40 viaggi Terra-Luna e ritorno. E’ veramente un record degno del libro dei Guinness, ma questo non sembra essere una sua preoccupazione nonostante gli inviti di alcuni suoi “passeggeri-fans”.
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Egli incarna anche una professione che è passata da tempi glamour di una volta al grigio odierno, dato che sempre più attendenti di volo lavorano più tempo di quanto si potessero mai immaginare.
Ron Akana è stato tra gli attendenti di volo meglio pagati dalla compagnia aerea: sommando stipendio, pensione e Social Security arrivava a guadagnare 106mila dollari l’ anno, situazione che gli è valsa il soprannome di “triplo mestolo” dai colleghi più giovani e dai contabili della compagnia aerea. «Ho sempre ritenuto che questo lavoro fosse più che altro una parte importantissima della mia vita» commenta.
Nel 1949, quando insieme ad altri 400 giovani uomini presentò domanda per ottenere uno degli otto posti di assistenti di volo messi a disposizione dall’ United per rappresentare ciascuna delle otto isole hawaiane più importanti, aveva appena ventuno anni. «Ero un ragazzo hawaiano e mi parve elettrizzante potermi recare sul continente» racconta Akana, nato e cresciuto a Honolulu. Oggi racconta che il suo mestiere è radicalmente cambiato e il servizio a bordo non è più importante come era agli inizi della sua carriera, 63 anni fa.
«Oggi ci si concentra molto di più sulle questioni della sicurezza di cui i passeggeri devono essere informati, e riteniamo che questa sia la cosa più importante» ha detto. Per tutti questi anni Ron Akana è rimasto un fedele dipendente della compagnia aerea, ma adesso sta iniziando a pensare seriamente alla pensione: dopo così tanti anni trascorsi in volo, vorrebbe girare gli Stati Uniti con il camper insieme a sua moglie e magari fare anche una crociera. In ogni caso è consapevole che la vecchiaia avanza: «In genere a ogni trasferta abbiamo dai quattro ai cinque passeggeri in sedia a rotelle» ha spiegato Akana, che l’ anno scorso si è sottoposto a impianto del ginocchio. «Sento che le mie ossa sono sempre più deboli. Me ne accorgo io stesso che nella maggior parte dei casi aiuto passeggeri più giovani di me».
(Copyright New York Times-la Repubblica. Traduzione di Anna Bissanti)
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