Lanzarote: cosa vedere, dove dormire e consigli sulle spiagge più belle

Lanzarote, l’isola diversa

Gabriele ci racconta il suo colpo di fulmine con Lanzarote

Sono sicuro che se quel lontano Ottobre di molti anni fa, con il mio primo stipendio in mano, non avessi detto a mia moglie (ai tempi fidanzata): “Andiamo fuori dall’Italia. Ho voglia di farmi il capodanno al caldo. Dove possiamo andare?” e non avessimo aperto un dimenticato atlante nella libreria di casa (sia chiaro, poi il buon Google ha fatto il resto), mai avrei pensato che un’isola tanto piccola nell’oceano Atlantico avrebbe potuto cambiarmi la vita.

Perché Lanzarote è così: la prima volta ci vai senza tante pretese, magari per fare una vacanza come tante ne hai fatte, ma quando imbarchi sul volo di ritorno sai che qualcosa è cambiato. Sai che tu sei cambiato. E sai anche che quel qualcosa non ti lascerà più.

Una volta tornato a casa capirai che Lanzarote è magica. Così magica da lasciarti senza fiato ogni volta che ripenserai a lei. E quindi deciderai di tornarci. Una. Due. Quattro. Otto volte. E magari, alla fine, finirai per mollare tutto e trasferirti lì.

 


Lanzarote: riserva della biosfera

Prima di cominciare ed inoltrarci tra le bellezze naturali e artistiche dell’isola, lasciami dire che nel 1993 Lanzarote è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO). Le riserve della biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali.

Tra le ragioni di un tale nomina, vale la pena di sottolineare la presenza di numerose aree naturali di interesse, l’esistenza di un alto livello di cultura ambientale nella popolazione dell’isola, la presenza di un ampio catalogo di opere singolari adattate all’ambiente e la conservazione di un modello di intervento agricolo territoriale. A tutto questo bisogna aggiungere che l’isola ha un ambiente naturale che offre caratteristiche ineguagliabili, come grandi colate laviche, distese di sabbie eoliche, ambienti marini e costieri unici e spiagge dove coesistono una moltitudine di specie e sottospecie di flora e fauna adattatesi a queste condizioni e quindi con un’alta endemicità.


Cosa vedere a Lanzarote

Di cose da vedere a Lanzarote ce ne sono tantissime: fondamentalmente l’isola è già di per sé un’attrazione vera e propria. Tra parchi naturali, vulcani, grotte vulcaniche, punti panoramici, musei, castelli, chiese ed edifici storici, c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Cosa importante da sottolineare è il contributo artistico César Manrique, artista lanzaroteño che ha sicuramente lasciato un segno indelebile su questa terra selvaggia. Nato ad Arrecife nel 1919, César Manrique era il fan numero uno dell’isola e dopo un periodo di studi negli Stati Uniti, ritornò a Lanzarote negli anni ’60 ed iniziò immediatamente a preoccuparsi dell’architettura locale, seguendo uno schema che verrà mantenuto in ogni opera. Cominciò così a creare una stupefacente collezione di sculture e progetti architettonici che non solo non rovinarono il paesaggio, ma lo resero ancora più bello, fondendosi con esso e diventando parte del fascino e delle attrazioni principali dell’isola.


Parco Nazionale Timanfaya

Il Parco Nazionale Timanfaya, noto anche come “Le montagne del fuoco” o in lingua spagnola “Las Montañas del Fuego“, fa parte di una vasta area dell’isola di Lanzarote colpita da eruzioni vulcaniche tra il 1730-1736 e più tardi nel 1824. Questo lungo processo eruttivo è stato uno dei più rilevanti e spettacolari del vulcanismo storico della Terra, tale da cambiare drasticamente la morfologia dell’isola, lasciando quasi un quarto di essa sepolta sotto una fitta coltre di lava e cenere. Visitando il parco, grazie ad una visita guidata, non solo vedrai impressionanti paesaggi vulcanici, ma anche fenomeni naturali come i geyser ed edifici come il ristorante “El Diablo”, progettato da Manrique, che cucina i propri piatti su una piattaforma che raccoglie il calore dal sottosuolo.


Cueva de Los Verdes

Non ci sono molti luoghi che raccolgono tante aree di interesse per il patrimonio culturale e naturale di Lanzarote come la Cueva de los Verdes, una grotta dall’aspetto unico, ricco di leggende e scorci di straordinaria bellezza. Questa famosa grotta si trova nel municipio di Haría ed è un un tubo vulcanico sotterraneo che si è formato 5000 anni fa, migliaia di anni prima dell’eruzione di Timanfaya. Il canale vulcanico è lungo 7 km, si estende dal vulcano chiamato Montaña Corona fino alla costa e poi continua sotto l’oceano per 1,5 km, in quello che è conosciuto come il tunnel di Atlantide. Forse avete già sentito parlare del segreto della Cueva de los Verdes, ma se non l’avete ancora visitata vi consiglio di non approfondire ulteriormente, in modo da non rovinarvi la sorpresa: credetemi, lo stupore che ho provato nel vederlo con i miei occhi la prima volta è stato qualcosa di incredibile.


Jameos del Agua

I Jameos del Agua sono un MUST quando si visita Lanzarote ed si trovano probabilmente nel luogo che mostra meglio la visione che César Manrique aveva per l’intera isola. Fin dai primi passi nella struttura si può vedere il lago nascosto all’interno della prima grotta, dove sul suo fondale vivono migliaia di granchi albini, una specie faunistica originaria solo di Lanzarote. Una seconda grotta è stata invece progettata per funzionare come una grande sala concerti, dove si può godere una notte magica in questa splendida location. La piscina bianca è ciò che lega ogni elemento artistico e naturale del luogo turistico e crea un contrasto nello spazio. Una curiosità: non lo si può affermare con certezza, ma si narra che solo il re di Spagna abbia nuotato nella piscina all’interno dei Jameos del Agua. Per chiudere il tour, si può fare un salto nella Casa de los Volcanes, un centro vulcanologico di interesse scientifico, culturale, pedagogico e turistico che appartiene alla rete dei Centri d’Arte, Cultura e Turismo del Comune di Lanzarote.


Mirador del Río

Il Mirador del Río è una delle creazioni architettoniche più rappresentative di César Manrique e si trova sul Risco de Famara, a 475 metri di altitudine, nella zona più settentrionale dell’isola. Da qui si può contemplare uno dei panorami più spettacolari di Lanzarote, ovvero il fiume di mare che separa l’isola dalla piccola La Graciosa. Quest’opera di Manrique riflette, nella successione di dettagli artistici e architettonici, il suo entusiasmante progetto di integrazione tra arte e natura, poiché si colloca tra due caratteristiche geologiche particolarmente significative: da un lato l’imponente Risco de Famara e dall’altro la Montaña Corona, verso cui si estendono i bracci della grande piazza semicircolare che dà accesso all’edificio.


Jardín de Cactus

Il Jardín de Cactus è un magnifico giardino botanico di 5000 metri quadrati inaugurato nel 1990 e costruito su una ex cava ed è l’ultimo intervento realizzato da César Manrique a Lanzarote. Situato nel nord-est dell’isola, nel comune di Guatiza, il Jardín de Cactus è circondato dalla più grande piantagione di cactus dell’isola dedicata alle colture di cocciniglia, un prodotto di grande rilevanza finanziaria a Lanzarote nel XIX secolo.


Los Hervideros

Il nome “Los Hervideros” si traduce letteralmente in “acque bollenti” e il luogo è un vero e proprio spettacolo della natura. Il paesaggio è costituito da diverse grotte scavate nella lava, simili a un labirinto intricato dove le onde dell’oceano vengono a frantumare le pareti delle grotte, inondandole e creando un paesaggio magnifico, ma spaventoso. Si può passeggiare e ammirare il luogo da diversi punti panoramici.


Charco de los Clicos

Il Charco de los Clicos è un lago verde formatosi nel cratere di un antico vulcano, che deve il suo colore ad un tipo di alghe che crescono al suo interno. Dopo le eruzioni del 1730, il cratere del vulcano si allagò, formando così la laguna verde. Ancora oggi il lago è collegato attraverso il sottosuolo con l’oceano, che mantiene vive le sue acque.


Castillo de San José, il Museo Internazionale d’Arte Contemporanea

Il Museo Internazionale d’Arte Contemporanea si trova nell’antico forte militare di Castillo de San José, nel porto di Arrecife, costruito nel XVIII secolo durante il regno della monarchia borbonica di Carlo III. Quando i suoi scopi difensivi divennero meno necessari, fu abbandonato per quasi un secolo, fino a quando César Manrique convinse nel 1976 le autorità dell’isola a trasformare l’antica fortezza in una galleria d’arte. Il museo è stato istituito per promuovere, raccogliere ed esporre le opere più significative della creazione artistica moderna. Particolare interesse riveste la collezione dell’artista Pancho Lasso esposta stabilmente al museo, la quale ci mostra la sua ideologia di sinistra, interpretando i valori comunitari, il mondo del lavoro, della natura, della vita, dell’arte e della società. La posizione strategica del castello ha fatto sì che al suo interno sia stato realizzato un moderno ristorante, dove Manrique ha dimostrato tutto il suo potenziale creativo e dove i visitatori possono gustare piatti di cucina d’avanguardia abbracciati dalla costa e dal mare, grazie alla splendida vista sulla baia offerta da un’immensa vetrata.


La Geria

La Geria è uno dei paesaggi agricoli più caratteristici e unici di Lanzarote e dell’intero arcipelago. La sua origine risiede nella necessità di sfruttare le ampie estensioni coperte dalle sabbie vulcaniche emesse dalle eruzioni vulcaniche di Timanfaya. La valle di La Geria, dichiarata nel 1987 Parco Naturale, ma riclassificato nel 1994 come un Paesaggio Protetto, zona di protezione speciale per gli uccelli (ZEPA) e zona di sensibilità ecologica, è la principale regione viticola di Lanzarote, rinomata per i suoi eccellenti vini, che possono essere degustati e acquistati in numerose cantine locali. Infatti, questa zona produce la maggior parte degli eccellenti vini di Lanzarote, di cui il 75% è prodotto con l’uva Malvasia.


Salinas de Janubio

Le Salinas de Janubio sono contorni neri, ocra e rossastri di lava vulcanica, tracce rosa di sale, antichi mulini e graziose montagne triangolari di sale… insomma, 100% naturalità, 100% Lanzarote. Disposte in modo geometrico, con ciascuna delle saline di colore diverso a seconda della quantità d’acqua in esse contenuta, le saline potrebbero essere scambiate per un’opera d’arte enorme, creata intenzionalmente, nonostante il loro ovvio scopo funzionale. Nelle saline sono state catalogate fino a 70 specie di uccelli migratori che utilizzano la laguna per il riposo e l’alimentazione, sfruttando i molteplici microrganismi che vi proliferano.


Museo Atlantico

Il Museo Atlantico è stato concepito come luogo di preservazione, conservazione ed educazione dell’ambiente marino e della natura, parte integrante del sistema di valori umani. Si tratta di un messaggio implicito nel lavoro di Jason de Caires Taylor, scultore di fama internazionale con la passione del diving, e di un appello alla tutela degli oceani di cui l’artista si fa portavoce in tutte le sue opere. Per questo progetto espositivo si è creata una grande barriera artificiale formata da una 12 installazioni scultoree in calcestruzzo a pH neutro progettate per adattarsi alla vita marina endemica che, nel tempo, serviranno ad aumentare la biomassa marina e a facilitare la riproduzione delle specie dell’isola di Lanzarote.


Migliori spiagge a Lanzarote

Come fare a decidere quali sono le migliori spiagge di Lanzarote? La complessità del territorio di Lanzarote conferisce all’isola una biodiversità incredibile, passando da spiagge dorate a spiagge bianche, da spiagge beige a spiagge completamente nere. Tutto qui sta nel capire cos’è che piace a voi. L’unica certezza è che Lanzarote è un vero paradiso per le vacanze al mare, grazie a più di 100 spiagge disposte su 169 km di costa, su cui è possibile prendere il sole e fare bagni perfetti per quasi 365 giorni all’anno.

Tra queste, c’è anche una buona manciata di spazi di profonda tradizione nudista. Infatti, la legislazione spagnola non vieta la pratica del nudismo in spazi specifici, quindi più che di spiagge naturiste dobbiamo parlare di spiagge di tradizione naturista, cioè, luoghi dove ci sono solitamente bagnanti nudisti.

Detto ciò, cercherò di essere il più oggettivo possibile, elencando le migliori spiagge di Lanzarote.


Playa de Papagayo e le sorelle di Costa Papagayo

Situate nel parco naturale Los Ajaches, nel sud-ovest dell’isola, le spiagge di Costa Papagayo sono spesso classificate come tra le migliori spiagge di Lanzarote; inoltre, grazie alla loro intimità e bellezza naturalistica, sono tappa obbligata per chiunque visiti quest’isola. Nonostante l’innumerevole massa di turisti che visitano questo parco ogni anno, la sensazione di paradiso incontaminato non viene mai a mancare: questo è dovuto soprattutto al suo status parco naturale protetto.

Playa del Papagayo è una piccola superficie di sabbia dorata circondata da alte scogliere rocciose, che si estendono fino al mare dando l’impressione di una piscina naturale. Se si vuole andare in spiaggia in auto, è necessario pagare una piccola tassa per accedere al parco naturale. Le folle di persone che affluiscono a questa spiaggia in alta stagione non sempre trovano spazio dove sistemarsi. Fortunatamente, ci sono le non meno belle spiagge vicine, che offrono sufficienti possibilità di evasione. Gli amanti dell’escursionismo dovranno lasciare un pezzo del proprio cuore a Playa de Papagayo. Il parco naturale, con i suoi numerosi sentieri che collegano tutte le sei spiagge attraverso dune e colline, richiama senz’altro all’avventura.

Le altre spiagge di Papagayo sono la fuga perfetta dalle zone turistiche rumorose di Lanzarote: oltre alla sopracitata Papagayo, troviamo Playa Mujeres, Caletón del CobrePlaya Caletón San MarcialPlaya de La Cruz, Playa de la Cera, Caleta del Congrio e Playa Puerto Muelas. Tutte queste spiagge, ideali per la balneazione, sono caratterizzate dal tipico paesaggio vulcanico e da sabbia dorata inframezzata da rocce di pietra lavica. Inoltre, sono rinomate roccaforti del naturismo.


Playa de Famara

Playa de Famara, situata nel nord-ovest di Lanzarote, è senza dubbio una delle spiagge più popolari dell’isola canarina. Famara offre uno scenario unico, grazie al dolce paesaggio collinare che si estende nell’entroterra ed è costituita principalmente da pietre e sabbia. Si estende, a seconda della stagione e della marea, per una lunghezza fino a cinque chilometri ed è quindi di gran lunga la spiaggia più estesa di Lanzarote. Grazie al vento forte e continuo, Playa de Famara è un luogo molto popolare per gli amanti delle onde, tant’è che attira surfisti da tutto il mondo per tutto l’anno: infatti, non passa giorno senza che windsurfer e kitesurfer sfreccino tra le onde a velocità incredibili. Per via delle sue grandi dimensioni, a Famara è possibile rilassarsi indisturbati: gli amanti del nudismo possono godersi le proprie giornate in pace e tranquillità. Ma nonostante ci sia posto per tutti, sorprendentemente ai cani è vietato l’ingresso alla spiaggia.

In acqua è necessaria estrema cautela: a causa del vento, la bandiera rossa sventola tutto l’anno.


Playa del Caletón Blanco

Lungo la costa nord di Lanzarote si trova la spiaggia di sabbia bianca a grana grossa conosciuta come Playa del Caletón Blanco. La spiaggia, relativamente ventosa, vi attende con le sue acque calme e poco profonde, invitandovi a nuotare, e grazie alla baia riparata il mare è di qualche grado più caldo rispetto a molte altre spiagge di Lanzarote ed è quindi molto adatto per i più piccoli. Caratteristica delle spiagge del nord è l’impressionante contrasto tra la pietra lavica nera e la sabbia bianca, il che rende il mare ancora più turchese rispetto alle altre zone dell’isola. Il surreale paesaggio lunare della baia ti invoglia ad esplorare la zona, ma è consigliabile indossare scarpe adatte. Tuttavia, in acqua si può camminare a piedi nudi senza esitazioni.

Dulcis in fundo, il governo dell’isola permette a chi vuole di accamparsi presso il Caletón Blanco, il che è una vera rarità per una spiaggia di Lanzarote.


Playa Flamingo

Se siete alla ricerca di una giornata rilassante in un’area balneare con acqua cristallina, sabbia fine e un lungomare attrezzato, Playa Flamingo è sicuramente il posto giusto per voi. Il paesaggio tropicale e l’assenza di frotte di turisti vi permetterà di godere appieno un’esperienza turistica di grande relax e di notevole qualità. Playa Flamingo è una piccola spiaggia di circa 200 metri, vicina alla città turistica Playa Blanca. Nelle immediate vicinanze della spiaggia ci sono molti parcheggi, ma durante i mesi estivi può diventare difficile trovare posti liberi. Playa Flamingo è composta da sabbia finissima e luminosa che digrada dolcemente verso il mare; inoltre, è protetta da due frangiflutti che impediscono a quasi tutte le onde di rompersi sulla riva, rendendola particolarmente popolare tra le famiglie. La spiaggia è sorvegliata tutto l’anno dai bagnini ed è possibile noleggiare lettini e ombrelloni. In più, il vicino lungomare è il luogo ideale per mangiare e bere. I subacquei e gli amanti dello snorkeling troveranno a Playa Flamingo un piccolo paradiso: infatti, il mondo sottomarino è estremamente vario e in ogni angolo si possono scoprire nicchie e crepe con pesci di ogni genere e specie.


Playa de Las Malvas

Playa de Las Malvas è un’affascinante e isolata insenatura di sabbia nera, lunga appena 300 metri, frutto dell’erosione di colate laviche vulcaniche, al confine del Parque Nacional de Timanfaya. Frequentata molto raramente e per lo più da naturisti, La Malvas è una delle spiagge meno battute di tutta Lanzarote, perciò è ideale per chi vuole allontanarsi dai nuclei affollati e dalle spiagge più turistiche. La spiaggia ha un suo fascino mistico, grazie al nero avvolgente della sabbia vulcanica e ad una scia di malva che punteggio l’intero palcoscenico. Affacciandosi a nord-ovest dell’Oceano Atlantico, risulta una spiaggia ventosa, anche se la superficie che circonda il litorale ci dà numerosi angoli e fessure che proteggono dal vento, tuttavia, nonostante il vento, gli sport acquatici sono sconsigliati a causa del fondale insidioso e irregolare nonché del mare spesso particolarmente agitato.


Playa de las Cucharas

Playa de las Cucharas, bandiera blu per sicurezza, pulizia e rispetto per l’ambiente, è una delle spiagge più popolari di Costa Teguise, rinomata località turistica. Lunga poco meno di un chilometro e caratterizzata da sabbia fine e dorata, la spiaggia è perfetta per famiglie con figli, visto che è sorvegliata da bagnini tutto l’anno ed è circondata da grandi frangiflutti artificiali che rendono la balneazione non pericolosa anche nei giorni di mare grosso o con vento forte. Inoltre, sono presenti servizi igienici pubblici e docce, ed è possibile noleggiare ombrelloni e sdraio. La spiaggia dispone di un servizio per il noleggio di pedalò e di zone riservate alla pratica di diverse attività acquatiche come surf, windsurf, kitesurf ed immersioni subacquee. Come se non bastasse, vicino alla spiaggia ci sono molti ristoranti invitanti.


Charca de La Laja

Charca de La Laja è una delle tante piccole spiagge sabbiose della costa nord-orientale di Lanzarote, situata alla periferia sud di Órzola in un piccolo quartiere semi-turistico. Tra le rocce laviche scure e aspre si estende, infatti, una spiaggia lunga quasi 100 metri, che, a seconda del livello dell’acqua, è tra i 100 e circa 50 metri di larghezza. L’attrazione principale di Charca de La Laja è una laguna naturale poco profonda creata da affioramenti vulcanici incastonata tra gli scogli. Non molto conosciuta e poco frequentata da turisti, questa baia, separata dal mare da rocce e pietre laviche, diventa una grande vasca di acqua bassa. Durante l’alta marea, infatti, la baia si riempie d’acqua, che tende a riscaldarsi grazie al calore del sole e per mezzo del quale brilla di toni azzurri e verde chiaro. Questo tepore sembra anche attirare pesci e altri animali, che possono essere osservati molto da vicino. È consigliato l’uso di scarpe da spiaggia, poiché le pietre nascoste tra la sabbia possono essere molto affilate e alcuni visitatori non prendono sul serio lo smaltimento dei rifiuti.


Playa de las Conchas (La Graciosa)

Playa de las Conchas si trova a La Graciosa, probabilmente l’isola meno conosciuta delle Canarie, a nord di Lanzarote. La spiaggia è considerata una delle più belle di tutte le isole Canarie e dà ad ogni visitatore una sensazione di solitudine, purezza e libertà. Dalla città portuale di Órzola, nel nord di Lanzarote, si può prendere il traghetto che conduce al porto di Caleta del Sebo in circa 20-30 minuti. Playa de las Conchas si trova a circa 5 km a nord della città portuale e la strada che conduce ad essa è completamente sterrata: infatti, dovete sapere che l’intera isola è priva di strade asfaltate ed è per questo motivo che non è possibile muoversi con un autoveicolo di proprietà. Lontano dalle masse turistiche, la spiaggia offre un affascinante spettacolo di colori: si passa dal blu intenso dell’oceano al rosso fuoco dei coni vulcanici sullo sfondo, dal nero pece della pietra lavica alla morbida sabbia di un tenue beige molto chiaro.


Playa La Francesa (La Graciosa)

Playa La Francesa è la spiaggia più ambita della costa sud di La Graciosa. Di modesta larghezza, ma lunga 435 metri, La Francesa è divisa in due strisce da una piccola diga naturale in pietra; inoltre, è splendidamente immersa nella natura, risultando completamente isolata, e la sua sabbia e le sue acque sono di qualità eccezionale. Il silenzio assordante è interrotto solo dalla brezza marina del fiume che separa Lanzarote da La Graciosa e dai sempre fedeli gabbiani che volano liberamente nel cielo. Playa La Francesa è raggiungibile a piedi o in bicicletta da Caleta del Sebo e data la sua vicinanza alla cittadina è una delle spiagge più frequentate dell’isola.


Dove dormire a Lanzarote

Dove dormire a Lanzarote? Questa sì che è un’ottima domanda. Sull’isola ci sono opzioni davvero per tutti, grazie a località turistiche, incantevoli villaggi costieri o luoghi panoramici fuori dai sentieri battuti, quindi la scelta dell’alloggio dipende esclusivamente dal tipo di vacanza che volete fare.

 

Opzione 1 – La Capitale

Arrecife è la capitale di Lanzarote. È una grande città con una belle spiagge e grandi edifici, tuttavia non è realmente orientata al turismo.

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Opzione 2 – Città turistiche

La maggior parte delle persone sceglie questa opzione. Le città turistiche hanno spiagge, ristoranti e ogni tipo di attività. Ci sono tre città turistiche principali:

 

Opzione 3 – Città costiere tradizionali

Se volete trovare opzioni più tranquille e di carattere, ci sono alcune città costiere davvero belle come:

 

Opzione 4 – Città tradizionale dell’entroterra

Nel centro dell’isola si trovano cittadine con una lunga storia alle spalle, ma che hanno conservato la loro autenticità. La principale è Teguise, la capitale del passato. Oltre ad essa si può assaporare il vero sapore canarino nelle cittadine di Tinajo, Yaiza, Haría, San Bartolomé e Tías, i capoluoghi di alcune “regioni” di Lanzarote.

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Opzione 5 – Fuori dalle città

Fuori dai centri più grandi, si possono trovare piccoli villaggi molto rustici, come Nazaret, Mancha Blanca, Tabayesco, Guinate, Conil, Femés e molti altri, nei quali avrete la possibilità di affittare villette e case private e vivere in maniera più diretta la natura locale.

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Opzione 6 – Al largo di Lanzarote, su La Graciosa

L’ultima opzione, se volete passare un po’ di tempo lontano dalla folla, è prendere il traghetto per La Graciosa. Separata da Lanzarote da un braccio di mare chiamato El Río, La Graciosa ha una superficie di circa 29 km², in cui vi sono solo due centri urbani, Caleta del Sebo (capitale dell’isola) e Casas de Pedro Barba. L’isola è priva di strade asfaltate, quindi l’opzione è sicuramente più ghiotta per chi cerca un’esperienza di pura immersione nella natura.

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Come raggiungere Lanzarote

Lanzarote si trova a circa 2500 km dall’Italia, eppure è a poche ore di volo dalle principali città italiane e dal continente europeo. Le principali compagnie aeree low-cost offrono servizi regolari o voli charter per l’aeroporto della capitale Arrecife. Inoltre, l’isola fa parte di diverse rotte di crociera e rappresenta un punto ideale per la navigazione a vela. Lanzarote è infine raggiungibile in traghetto da altre isole Canarie come Gran Canaria, Tenerife e Fuerteventura e dalla penisola iberica dal porto di Cadice.

 

Meteo Lanzarote

Grazie alla sua posizione più vicina all’Africa rispetto alle sorelle delle Isole Canarie, Lanzarote ha il pregio di avere un clima mite praticamente per tutti i dodici mesi dell’anno. Dal punto di vista delle temperature, gli inverni sono gradevolmente caldi, con minime che difficilmente scendono sotto i 15°C e massime che possono toccare i 23°C. Al contempo, non si verificano estati troppo afose, con le massime che si posizionano sui 29°C. Ovviamente ci sono le eccezione, poiché durante tutto l’anno si possono verificare tempeste di sabbia dal vicino deserto del Sahara, il che generalmente si traduce in un notevole aumento di temperatura, di natura però passeggera. Inoltre, a Lanzarote sono praticamente inesistenti le precipitazioni di natura piovosa, se non qualche spruzzo durante l’inverno, che aiuta le poche aree verdi a mantenersi tali.

 

Qualche consiglio in cucina

Il clima e la geografia di Lanzarote hanno determinato lo sviluppo di un’agricoltura poco diversificata, i cui prodotti, insieme ai frutti estratti dal mare, hanno sostenuto la sua cucina. La cucina tradizionale e la gastronomia nuda e semplice, ma varia, è il riflesso del carattere dell’isola e dei suoi abitanti, basato sull’uso massimo di ciò che l’ambiente ha da offrire.

La qualità dei prodotti della terra e del mare sono la materia prima essenziale dei piatti e negli ultimi anni, la cucina di Lanzarote ha raggiunto alti livelli di sviluppo dovuto al turismo, senza che questo abbia portato alla perdita dei valori culinari tradizionali. Per questo motivo, ha incorporato pietanze che, pur non essendo autoctone, sono state utilizzate nella cucina popolare, come i ceci, gli stufati e il pesce in salamoia, che si aggiungono ai classici cibi delle Canarie o di Lanzarote, come il gofio, che non è altro che farina di mais tostato che costituisce ancora oggi una parte importante della dieta, come lo era per la popolazione preispanica.

Il vino di Lanzarote, invece, è una delle sorprese più piacevoli offerte dall’isola durante i pasti, oltre allo spettacolo che coinvolge la coltivazione della vite. Lanzarote ha un Consiglio Regolatore per la Denominazione di Origine dei suoi vini, la cui missione è di garantire la qualità attraverso il controllo delle zone di coltivazione e l’elaborazione dei vini.

 

Ulteriori informazioni

Questa è solo una piccola parte di ciò che puoi fare o puoi vedere a Lanzarote. Tra spiagge, attrazioni, località, attività sportive e itinerari, l’offerta per il turista è quasi illimitata. Quindi, se vuoi approfondire il discorso e scoprire tutti i segreti del luogo, visita il portale dedicato a tutte le persone che sceglieranno di prendere un volo o una nave in direzione Lanzarote, la più selvaggia delle Isole Canarie.

Gabriele – www.visitarelanzarote.it

Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.