La giornata tipo di un fashion blogger

“Che lavoro fai? Il fashion blogger“. Mmmh. “Va bene dai, a parte gli scherzi.. Che lavoro fai??”.
Non era uno scherzo! Ma andiamo ad esaminare la “giornata social” di un fashion blogger!

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1. IL RISVEGLIO. La fashion blogger si sveglia sempre presto e incredibilmente già truccata. Foto di rito davanti allo specchio con capello spettinato sul viso e labbra che fanno il musino a esprimere disappunto. Saluta tutti con un obbligatorio #goodmorning preceduto dall’ashtag. Vuole farci credere che si sveglia presto perché ha la giornata fitta di impegni ma in realtà dopo la foto si ributta nel letto per altre tre ore buone.

2. COLAZIONE. La colazione finisce prima su Instagram che nello stomaco. Si posiziona il cappuccino (possibilmente con dedica al cacao sulla schiuma), la brioche, i biscotti, lo zucchero e il bicchiere d’acqua in maniera meticolosa. Armati di metro e goniometro perché non si lascia nulla al caso. Dopo la gentile collaborazione di architetti e ingegneri si può instagrammare il “breakfast” scegliendo il filtro più consono.

3. OUTFIT. Che “sfescion” blogger sei se non scegli l’outfit? E quindi ecco che parte l’ignoranza creativa. C’è chi si affida al piegare i vestiti riponendoli sul letto (sempre in collaborazione con gli architetti di prima) fotografandoli poi per l’outfit del giorno e c’è chi sceglie la cara e vecchia foto davanti allo specchio. Se lui si veste in smoking, gemelli d’oro e scarpa da evento nuziale..ovviamente è “spesa time”. Umiltà portami via. Lei è sempre super accessoriata, alla moda, tiene la borsa come se le avessero appena fatto un esame del sangue e mantiene quel look misterioso con l’occhialone scuro. Chissà se queste misteriose fashion blogger sono dotate di occhi? Detto questo si conclude l’instagrammata con un “Thanks to + marca” per ringraziare la marca che li veste.

4. APERITIVO. Una volta. Una volta si chiamava aperitivo. Ora vai al “lounge cool dance pool chill fluo swag yolo brother and sister dj set guest party”. Che poi che cambia? Niente. Se magna e se beve uguale!

5. TAG. Il tag è sensazionale. Il tag è la base. Ogni volta che si tagga in qualche evento mondano si sente uno “sticazzi?” planetario che parte da Giove piombando fin sulla Terra. La regola numero uno del tag, anche nel caso in cui ci si trovasse alla fiera del fagiolo borlotto, è commentare con un “serata TOP!”.

6. FOTO. Esci a dar spettacolo e due foto non le fai? Certo ma seguendo qualche regola.
Le foto si fanno solo di profilo. Sorridere? Mai. Sopracciglio? Un pó rialzato, alla Ancelotti. La gambina? Una dietro e l’altra davanti, un po’ piegata. Se fai un “selfie“, ovvero un autoscatto, devi far finta che tu non ti stia accorgendo che ti stai facendo una foto. “Oh guarda mi sono fatto una foto per sbaglio, proprio mentre guardavo l’orizzonte ed ero perso nei miei pensieri profondissimi”. Roba da Guinness dei primati della deficienza. Se il selfie si consuma davanti allo specchio, obbligatorio utilizzare una cover che passi inosservata, grandezza minima 6 x 8,5. Metri. Naturalmente volevo ringraziare già da ora tutti gli specchi di tutti i bagni di ogni locale del mondo e del sistema solare.

7. BUONANOTTE. Il/la fashion blogger dà la buonanotte in due modi: o con una canzone che conosce soltanto lui e il cantante, accompagnata dal classico #goodnight ashtaggato o con una foto fatta per sbaglio mentre fingeva di dormire, con la didascalia di una frase profondissima presa a caso aprendo il sussidiario che usava quando andava alle medie, messa tra le virgolette. Quindi magari ti capita di vedere la foto di Lei, sul letto, con mezza tetta di fuori e come frase della buonanotte leggi: “La barbabietola da zucchero è una pianta del genere Beta. Le sue radici contengono un’alta concentrazione di saccarosio. Per questo è coltivata nella regioni temperate per la produzione di zucchero e di etanolo.” …e quindi #Buonanotte!

Daniel Mazza

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Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.