(foto di Milano con e senza smog in copertina)
I numeri parlano chiaro: il blocco (praticamente totale) delle città dovuto al decreto del governo sull’emergenza coronavirus ha ridotto in modo drastico l’inquinamento nelle grandi città. A notare e mostrare l’enorme differenza sono stati i satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea. Ma non è soltanto una conseguenza del Covid-19.
Le immagini catturare da Sentinel-5 del programma europeo Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea hanno evidenziato un netto calo dei livelli di biossido di azoto, un marcatore dell’inquinamento.
Anche all’occhio di chi non è esperto la situazione è subito delineata. Mettendo a confronto le foto del 14 febbraio, del 24 febbraio, del 4 marzo e dell’8 marzo si nota immediatamente che il colore rosso scuro che equivale alle aree in cui la concentrazione di inquinanti è maggiore, diminuisce nel corso di febbraio per ridursi notevolmente a marzo.
Come cita La Stampa, a Milano non era mai successo dall’inizio del 2020 che le PM10 andassero in modo sistematico al di sotto della soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo di aria per oltre 10 giorni consecutivi. Solo lo scorso 16 gennaio la qualità dell’aria nella metropoli lombarda era pessima, con le quattro centraline attive in città che avevano registrato valori di PM10 tra i 79 e i 96 microgrammi per metro cubo
In one month, there is a clear decrease of NO2 levels (a pollution marker) in northern #Italy according to the satellite sensor @tropomi @avoiland @elisa_ox @blefer @rjswap pic.twitter.com/FnSz4AtT8q
— Santiago Gassó (@SanGasso) March 11, 2020
Le foto parlano chiaro. A pubblicarle è stato su Twitter Santiago Gassò, dell’Università di Washington e della Nasa. I sensori Tropomi (Tropospheric Monitoring Instrument) installati su Sentinel-5 hanno rilevato la riduzione della nube rossa di biossido di azoto, il gas nocivo emesso dai combustibili fossili, prodotto soprattutto dai veicoli a motore e dalle industrie.
Non è un caso.
Le date messe a confronto sono significative:
- il 14 febbraio non c’era ancora quarantena.
- il 21 febbraio invece sono scattate le prime misure di contenimento nelle regioni dell’area padana a cominciare da Codogno
- il 9 marzo sono scattate in tutta Italia, seguite dalla cosiddetta fase 2, introdotta il 12 marzo in cui il blocco è stato esteso anche alla maggior parte delle attività produttive.
E’ anche merito delle condizioni meteo
In realtà a contribuire a ridurre lo smog e le polveri sottili dalle regioni del Nord sono anche le condizioni climatiche favorevoli. La settimana scorsa infatti la presenza di una pioggia intensa ha ripulito l’aria trascinando sul terreno le polveri fini, gli ossidi di azoto e l’ammoniaca. Poi è arrivato il vento a disperdere tali sostanze contaminanti.
Scuole chiuse, interi paesi paralizzati e l’obbligo di rimanere a casa hanno dato i loro frutti. È l’unica notizia non tragica che abbraccia l’Italia che in queste settimane piange chi non c’è più e si stringe attorno al personale sanitario che lavora senza sosta per aiutare i ricoverati.
Meno smog? Venezia ha i canali trasparenti, arrivano i delfini a Cagliari
La laguna si riappropria di Venezia. Senza scarichi e senza traffico torna a vedersi il fondo dei canali. Dopo dieci giorni di “tranquillità forzata”, la città sull’acqua sembra più bella (e pulita) che mai (guarda le foto). Lo stesso sta accadendo a Cagliari, dove i delfini si avvicinano alla banchina del porto, come testimonia il video pubblicato da Marevivo.