“Quando si amministra una compagnia il miglior modo di motivare i dipendenti non è mostrare il fatturato, ma far vedere che siamo tutti sulla stessa barca, specialmente nei momenti di difficoltà come questo”
Parole da incorniciare quelle di Haruka Nishimatsu che nel 2009, in un momento di crisi nera per la sua compagnia aerea, la Japan Airlines, decise di abbassare notevolmente il proprio stipendio, andando a guadagnare meno di uno stipendio medio di un pilota di linea.
Questo servizio della CBS intitolato “Un modo differente di essere leader” spiega nei dettagli le scelte di Nishimatsu
[sc:adsense]
“Molti dipendenti che abbiamo dovuto licenziare hanno la mia età, non posso non sentirmi chiamato in causa in prima pesona” ha spiegato Nishimatsu, che dopo il sensibile taglio del proprio stipendio, nonostante fosse a capo della compagnia di bandiera giapponese, andava a guadagnare 80.000 dollari annui, mentre i suoi colleghi nelle altre compagnie (non tutte in floride situazioni economiche) intascavano diversi milioni di euro.
Un esempio di umiltà per non gravare ulteriormente sulle casse della JAL. Nessun auto di lusso, nessun aereo privato, nessun ristorante alla moda. Nishimatsu si recava a lavoro con i mezzi pubblici e non disdegnava condividere la pausa pranzo nella mensa insieme agli altri dipendenti degli uffici della Japan Airlines.
“Ho tolto le pareti dal mio ufficio cosicchè tutti possano entrare senza sentire alcuna barriera ed è lo stesso motivo per il quale non vesto abiti che costano migliaia di dollari, non voglio che la gente si senta distante in alcun modo dalla mia persona. Quando le ho detto a mia moglie che avrei tagliato radicalmente il mio stipendio, non ci credeva. Per me è stato un gesto normalissimo” racconta il CEO della compagnia.
Nishimatsu ha poi concluso:
“Non usciremo mai da questo periodo di recessione, se i leader trattano se stessi in maniera diversa da come trattano i propri dipendenti”
Haruka Nishimatsu è stato presidente della Japan Airlines fino al Marzo 2011, rimanendo poi “vittima” della ristrutturazione finanziaria e organizzativa della compagnia aerea, che ha tagliato decine di migliaia di posizioni lavorative.
[sc:adsense]