Indossa 8 pantaloni e 10 maglie per non pagare bagaglio: arrestato in Islanda

Il bagaglio da stiva pesava troppo, così ha pensato di indossare tutto quel che causava l’eccedenza di peso della valigia, così si è presentato al gate indossando otto paia di pantaloni e dieci magliette. Per questo motivo Ryan Carney Williams è stato respinto all’aeroporto di Keflavik, in Islanda.

 

 

L’uomo ha pubblicato due video sul proprio profilo Twitter, accusando la British Airways di razzismo. La compagnia britannica ha dato la sua versione: “Nel momento in cui abbiamo detto al passeggero che non sarebbe potuto salire a bordo indossando otto paia di pantaloni e dieci magliette, ha cominciato a comportarsi in maniera sgarbata. Abbiamo chiamato un addetto alla sicurezza perché non voleva allontanarsi”. L’uomo ha raccontato di essere stato arrestato.

Nei tweet successivi Ryan spiega com’è stato arrestato, spruzzato con gas urticante e immobilizzato per terra dopo essersi rifiutato di lasciare l’aeroporto. Ha raccontato al sito islandese mbl.is che durante questo trattamento ha mantenuto la calma senza opporre resistenza.

Ma Ryan non si è arreso: il giorno dopo ci ha riprovato, prenotando un volo con un’altra compagnia aerea: EasyJet. Fino al check in, racconta, è andato tutto bene, ma una volta raggiunto il gate, un uomo dello staff l’ha riconosciuto e gli ha impedito di proseguire proprio a seguito della sua precedente avventura. È stato ancora una volta bloccato in Islanda senza bagaglio né soldi.

 

 

Ryan è stato in seguito contattato sia dalla British Airways, sia da EasyJet. Inizialmente hanno rifiutato di rimborsarlo, ma dopo che il ragazzo ha minacciato di procedere per vie legali, ha riottenuto il costo dei biglietti, come twittato nei post che mostrano gli screenshot degli sms ricevuti dalle compagnie aeree. Hawaii sostiene che il suo trattamento fosse legato a pregiudizi razziali, per via dei rasta, degli abiti vistosi e dello smalto sulle unghie.

 

 

Due giorni dopo è tornato finalmente a casa. Ovviamente con un’altra compagnia, la Norwegian.

Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.