È iniziato nelle scorse settimane il Mondiale di F1 2022/2023, campionato che si preannuncia decisamente interessante: dopo anni di dominio del binomio Lewis Hamilton/Mercedes, interrotto nello scorso campionato da Max Verstappen all’ultima occasione possibile, quello attualmente in corso si è rivelato imprevedibile fin dalle prime gare anche grazie alla rivoluzione aerodinamica delle vetture. Fino al prossimo novembre dunque le varie scuderie saranno in competizione, sfidandosi ai quattro angoli del globo. La F1, infatti, farà come sempre tappa in numerosi Paesi, e in alcuni casi i circuiti possono essere visti come mete turistiche a tutti gli effetti: si può anzi dire che, talvolta, seguire una gara di F1 può rappresentare una scusa per un viaggio in una delle mete in prossimità dei circuiti.
Si può per esempio pensare a Monaco, storica sede del GP del Principato di Monaco, il circuito cittadino per antonomasia: la città stato di Monaco vanta, oltre al GP, numerose altre attrazioni ed eventi che possono rappresentare meta per un viaggio. Nel mese di aprile si tiene per esempio il Masters di Monte Carlo, uno dei più importanti tornei di tennis maschile. Imprescindibile poi una visita alla città vecchia di Monaco, quartiere che ha mantenuto la conformazione tipica di un borgo medievale; meritano una visita anche la chiesa di Saint Devote, dedicata alla patrona della città e prospiciente l’omonima curva del tracciato del circuito, e il Museo Oceanografico, ente museale molto attivo nella tutela della biodiversità marina della zona.
Altro circuito ben noto agli appassionati è l’autodromo Enzo e Dino Ferrari, fino al 2006 sede del GP di San Marino e recentemente rientrato in calendario come sede del GP dell’Emilia Romagna. Il circuito si snoda intorno al Parco delle Acque Minerali, zona sorgiva di Imola, parco che merita di per sé una visita: oltre all’area naturale, al suo interno ospita una statua dedicata ad Ayrton Senna, il pilota brasiliano morto nel corso della gara lì tenutasi nel 1994. Imprescindibile anche una tappa alla Rocca Sforzesca, fortificazione militare del 13esimo secolo al centro di numerosi eventi della storia rinascimentale e moderna della penisola, e che oggi è sede di un museo.
In calendario per il 28 agosto, ma comunque storicamente inserito fra i primi appuntamenti dopo la pausa estiva, c’è poi il GP del Belgio, ospitato nel circuito di Spa-Francorchamps. Tracciato fra i più iconici dell’intero mondiale, sorge in prossimità della cittadina di Spa, a breve distanza dai confini con Lussemburgo, Germania e Olanda. La zona è nota fin dall’antichità per le sue acque termali, tanto che il nome della cittadina è arrivata ad identificare per estensione i centri benessere. Questo è sempre stato alla base del turismo della zona, specie ad opera dei più facoltosi durante il 18esimo e 19esimo secolo, per venire incontro ai quali si costruirono attrazioni che ancora oggi meritano una visita: la cittadina che dà il nome al circuito ospita per esempio un casinò fra i più antichi d’Europa la cui apertura, nonostante la struttura attuale sia del ‘900, risale alla seconda metà del ‘700. Merita una visita anche un museo abbastanza particolare, il Museo della Lavanderia, nel quale è ripercorsa l’evoluzione delle tecniche di lavaggio fin dall’antichità: difficile pensare a un posto migliore per ospitarlo.
Infine, tra i tanti altri, non si può non citare il GP di Spagna, ospitato fin dal 1991 sul Circuito della Catalogna, più precisamente a Montmelò. Se quest’ultima località potrebbe non dire molto, basti però pensare che sorge a meno di venti chilometri da una delle mete più note del turismo internazionale: Barcellona. In questo caso, le mete da visitare sono veramente troppe per essere elencate: il GP si tiene normalmente a maggio inoltrato, cosa che rende senz’altro possibile una visita a una delle tante spiagge cittadine; immancabile un giro per il Barri Gòtic, così come un tour delle opere architettoniche di Gaudí come Casa Milà o Casa Battló. Vale la pena, infine, salire sul Montjuïc, altura prospiciente il porto e sulla sommità della quale si trova il Castell de Montjuïc, anticamente posto a sorveglianza proprio della porta marittima della città.