Il settore degli affitti brevi: tendenze, sfide e possibilità di investimento

Nel giro degli ultimi anni, il settore turistico ha subito una vera e propria evoluzione contraddistinta da una serie di profondi cambiamenti. Tra quelli principali, possiamo sicuramente annoverare l’ascesa del settore degli affitti brevi che ha rivoluzionato il modo in cui le persone pensano ai viaggi.

Se un tempo i turisti dovevano scegliere solo il numero di stelle dell’albergo in cui soggiornare, oggi hanno a disposizione una scelta molto più vasta e la possibilità di selezionare la struttura ideale che risponda davvero a tutte le loro esigenze.

Per i property manager e i proprietari di alloggi in affitto a breve termine è fondamentale rimanere informati sulle tendenze di viaggio. Le informazioni riportate in questo articolo possono aiutare a definire strategie di marketing e comunicazione, aumentare le prenotazioni e sbaragliare la concorrenza.

La “workation” come stile di vita

Una delle principali tendenze del settore degli affitti brevi è quella che vede l’accorciarsi dei tempi di prenotazione e l’allungarsi dei soggiorni.

Un tempo, i viaggiatori prenotavano una o due settimane di ferie con largo anticipo perché dovevano chiederle al datore di lavoro. Adesso, invece, a sempre più lavoratori viene offerta la possibilità di lavorare da remoto e, molti di questi, decidono di partire per delle “workation”, cioè lunghi soggiorni durante i quali possono lavorare.

Per sfruttare al massimo questa tendenza, i property manager e gli host devono proporre tariffe più basse per i soggiorni lunghi e assicurarsi di offrire alloggi con una connessione Internet impeccabile.

Sistemazioni uniche nel loro genere

Chi cerca una sistemazione “tradizionale”, spesso, predilige gli alberghi. I viaggiatori che scelgono di soggiornare in alloggi in affitto hanno dimostrato negli ultimi anni di preferire soluzioni alternative, uniche, in grado di offrire un’esperienza fuori dal comune.

I più avventurosi cercano case sugli alberi o, perché no, case galleggianti. Gli altri si accontentano di alloggi più convenzionali, ma pur sempre in grado di fargli vivere un’esperienza unica.

L’intelligenza artificiale trasforma l’esperienza degli ospiti

Ormai non si sente parlare d’altro che di intelligenza artificiale e questi strumenti di ultima generazione sono approdati anche nel settore degli affitti brevi.

Le piattaforme come Airbnb e Booking, ad esempio, la sfruttano per migliorare l’esperienza di navigazione, proporre prezzi dinamici ai propri visitatori e mostrargli gli alloggi che hanno maggiore probabilità di piacergli.

Allo stesso modo, i property manager iniziano ad adottare strumenti AI sui propri siti di prenotazione diretta, anche sotto forma di widget intelligenti o chatbot per la comunicazione in tempo reale con gli ospiti.

Esperienze su misura

I viaggiatori odierni desiderano ricevere un’esperienza su misura durante il loro soggiorno, dai kit di benvenuto personalizzati alle esperienze locali curate e selezionate in base ai loro interessi.

Sempre più host e proprietari si prendono la briga di lasciare kit o note di benvenuto personalizzate, guide alle esperienze locali e offrire la possibilità di richiedere servizi in camera in base a ciò che desiderano gli ospiti.

Questo approccio permette di creare un legame più profondo con gli ospiti e ottenere recensioni migliori.

Soggiorni eco-friendly

I viaggiatori stanno diventando più attenti ai luoghi che visitano, come li raggiungono e dove soggiornano. L’eco-sostenibilità sta diventando un fattore sempre più importante per il settore turistico e i viaggiatori danno sempre più valore a onestà, trasparenza e responsabilità.

Per host e property manager, questa tendenza si ripercuote su una serie di fattori che vanno dall’uso di prodotti per la pulizia eco-friendly alla fornitura di bidoni separati per la raccolta differenziata. Alcuni arrivano anche a installare pannelli fotovoltaici, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e persino opzioni di compostaggio per attirare i viaggiatori più attenti all’ambiente.

Ovviamente, tutto deve essere segnalato sull’annuncio e sul sito internet di prenotazione diretta.

Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.