Se si scrive il tuo nome su Google escono varie voci: “vivere e lavorare viaggiando”, nomade digitale, Londra, un italiano per il mondo. Ma chi è davvero Gianluca Orlandi?
Ciao Daniel e un saluto a tutti i lettori di Mondo Aeroporto 🙂 Sono un ragazzo che come tanti altri aveva un sogno qualche anno fa, quello di conoscere nuove culture e vivere in altri paesi. Ho vissuto a Londra due anni, per trovare un lavoro nel campo del Web Marketing che mi permettesse in seguito di vivere e lavorare viaggiando, avendo la possibilità di lavorare come nomade digitale e spostarmi quando ne sento il bisogno.
Qual è stata la tua prima esperienza di viaggio in solitaria? E ora da dove ci scrivi?
Un viaggio a Tenerife, Isole Canarie; sognavo di vivere all’estero e imparare lo spagnolo, così partii subito dopo aver lasciato il mio primo lavoro a tempo indeterminato a Maggio 2009. Non fu un’esperienza fortunata dal punto di vista lavorativo ma sicuramente mi aiutò a capire che avrei voluto imparare altre lingue, viaggiare e vivere in diversi paesi. Non sapevo ancora come fare ma tutto cominciò così.
A distanza di sei anni sto ancora inseguendo il mio sogno in giro per il mondo e al momento mi trovo a Playa del Carmen in Messico, dove starò qui fino alla fine di Febbraio/inizi di Marzo.
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Quando hai capito che viaggiare e lavorare si poteva unire in un solo progetto?
Durante i miei due anni a Londra ho lavorato per un’azienda nel settore del Web Marketing; mi recavo ogni mattina in ufficio ma avrei potuto benissimo lavorare da qualsiasi altra parte del mondo visto che avevo bisogno solamente di una connessione a internet. Credo che durante quei mesi mi si sia accesa la classica lampadina in testa e ho cominciato ad esplorare un mondo lavorativo che mi ha appassionato sempre più e mi ha aiutato a raggiungere i miei obiettivi.
Il passo successivo da fare era proprio quello di provare ad unire le mie due passioni, viaggi e marketing online, per continuare il mio progetto.
Hai vissuto a Londra e lavoravi in un’azienda con un posto fisso. Come mai la decisione di mollare tutto e partire? Per dove?
Perchè sentivo che il mio percorso non era ancora completo, non inseguivo e non sono tutt’ora interessato ad una carriera in giacca e cravatta ma volevo vedere il mondo, fare esperienze diverse e seguire la mia personale strada. Volevo spingermi oltre e il modo migliore per farlo era ascoltare il mio istinto; così decisi di dare le dimissioni, lasciare una città che amo, vendere tutto quello che non potevo portare con me e partire. Ho fatto lo zaino e un biglietto di sola andata per gli Stati Uniti, il Messico e la Thailandia principalmente, ma ho visitato anche Germania, Macedonia, Serbia, Ungheria, Repubblica Ceca, Svezia, Grecia, Belize, Guatemala, Spagna, Vietnam, Laos, Singapore…. probabilmente sto dimenticando qualche tappa 🙂
E’ iniziata così una nuova vita, da nomade digitale. Ci puoi spiegare in cosa consiste? Come trova lavoro un nomade digitale?
Un nomade digitale è una persona che sfrutta le opportunità del web, quindi qualsiasi tipo di lavoro che si possa svolgere online; io mi sono inventato diversi progetti che mi hanno aiutato a mantenermi durante il mio vagare per il mondo. Ad esempio Viaggiare Gratis, sito web di viaggi e consigli per viaggiare low cost, oppure la guida per italiani che vogliono trasferirsi a Londra che ho scritto ed è in vendita su Amazon. Ci sono tanti modi per lavorare come nomade digitale, bisogna solamente capire come sfruttare questa grossa opportunità che oggi Internet ci offre.
Oltre a questo, ci sono anche altri siti dove trovare lavori più disparati: traduzioni, programmazione, scrittura di articoli etc etc etc. Tra i più famosi ci sono Freelancer.com, Guru.com e Elance.com.
Sei la dimostrazione vivente che quindi è possibile mantenersi trovando dei lavori viaggiando, ovvero lavorando via web in giro per il mondo. Esatto?
Si, in questo anno e mezzo in cui ho viaggiato non ho mai fatto un lavoro normale, che richiedesse cioè la mia presenza in un solo luogo fisico. Sono convinto che da qui a qualche anno questo stile di vita sarà la normalità e molte aziende stanno già lavorando in remoto. Ci sono tanti nomadi digitali in giro per il mondo; basta entrare in qualche cafè di Chiang Mai o Bangkok in Thailandia per accorgersi che tante persone non visitano questi bar solo per bere qualcosa, ma al contrario lavorano con il loro laptop.
Se un qualsiasi giovane d’oggi volesse intraprendere il tuo stesso percorso che consigli gli daresti? E quali mete?
Di cominciare il prima possibile! 🙂 A parte gli scherzi, prima di partire in quarta bisognerebbe cominciare a sviluppare qualche progetto online, che sia un sito web, un ebook, un blog di consigli… insomma qualsiasi cosa che potrebbe garantire una entrata economica indipendentemente dal luogo in cui si lavora. Non lasciate subito il vostro lavoro ma portate avanti entrambi i progetti. Bisogna ovviamente anche studiare, documentarsi e leggere tanto per capire come monetizzare il tutto; esistono le affiliazioni e la pubblicità di Adsense ad esempio. Credo che un’esperienza lavorativa potrebbe essere utile, come lo è stato per me a Londra.
Per farsi venire qualche idea o leggere qualche consiglio per intraprendere questo stile di vita, consiglio di fare un salto su Nomadi Digitali che è il sito italiano più autorevole sull’argomento. Qui si possono trovare altri nomadi digitali, tra cui anche me, che raccontano la propria esperienza e aiutano con i loro consigli a crearsi una carriera digitale.
Esiste anche un sito internazionale che si chiama Nomad List dove si può trovare una community di nomadi e aspiranti tali che ogni giorno condividono quesiti, suggerimenti e racconti di come si vive e lavora viaggiando in giro per il mondo.
Quanti Paesi hai visitato? Ogni volta con un biglietto di sola andata?
Circa 40 credo, e la maggior parte delle volte arrivo con un biglietto di sola andata visto che non ho un piano ben preciso; quando trovo una buona offerta per volare prenoto e cambio nazione! Così ho viaggiato da Madrid a Cancun con 190€ oppure da Stoccolma a Bangkok con 140€.
Quand’è che decidi che è ora di muoversi di nuovo e cambiare destinazione?
Arriva un momento in cui mi trovo in una città e mi accorgo di fare ogni giorno le stesse cose, quando cioè la routine prende il sopravvento dopo aver visto tutto quello che c’era da vedere e aver fatto tutto quello che mi interessava… ecco, forse quello è il momento ideale per cambiare destinazione e scoprire qualche altro luogo.
Il Paese che ti è rimasto più nel cuore e perchè? E quello che invece un po’ ti ha lasciato l’amaro in bocca?
Posso dirti due paesi che mi sono rimasti nel cuore? Per primo il Messico; il cibo, i luoghi che ho visto, la gente che ho conosciuto e il fatto di aver attraversato in pullman un paese che tutti, amici e parenti, pensavano fosse pericoloso ma che invece mi ha regalato tanti ricordi stupendi. Il secondo la Thailandia, perchè come saprai anche tu, è un paese che ti fa innamorare: volevo viaggiare per tutto il sud est asiatico e alla fine mi sono fermato quasi 4 mesi tra Bangkok, Chiang Mai e Phuket!
Prossime mete? C’è un luogo che ti affascina e che ancora non hai visto?
La prossima meta sarà Londra, lì dove tutto era iniziato: dopo tutto questo vagare sento il bisogno di tornare in un luogo che già conosco e fermarmi qualche mese, prima di pianificare le prossime tappe. Mi piacerebbe visitare il Sud America: Brasile, Argentina e Colombia su tutte e chissà che il prossimo biglietto di sola andata sia proprio per uno di questi paesi 🙂
Progetti futuri? Dove ti vedi fra cinque anni?
Bella domanda! Sono una persona che vive alla giornata e cerca di sfruttare le occasioni che capitano, per cui non mi piace molto pianificare il mio futuro. Se però devo darti una risposta, mi vedo sicuramente a vivere all’estero, devo solo capire in quale parte del mondo.
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Lasciaci i tuoi social dove poterti seguire.
Mi trovate sul mio blog personale www.gianlucaorlandi.it dove racconto il mio strano percorso, sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/GianlucaOrlandi.it e su Twitter https://twitter.com/orlandigianluca. Se avete domande scrivetemi pure!
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