Rabbia tra gli aeroportuali per la morte del collega Aviapartner all’aeroporto di Fiumicino.
Ecco come Il Corriere della Sera ne parla online.
Dopo il decesso di un operaio schiacciato da una piattaforma per lo scarico, si fermano gli addetti delle società di handling: molti aerei ripartono con le valige a bordo
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ROMA – Pesanti disagi all’aeroporto di Fiumicino lunedì, a causa della protesta degli addetti al trasporto bagagli scesi in sciopero dopo la morte di un loro collega avvenuta domenica sera. La tragedia del 44enne che ha perso la vita schiacciato tra la piattaforma per lo scarico dei bagagli su cui stava lavorando e il portellone di un aereo della Tap ha fatto esplodere la rabbia degli addetti, che da mesi contestano le politiche di Enac in relazione alla liberalizzazione del settore handling. Gruppi di lavoratori hanno invaso parte delle piste e delle aree parcheggio, per poi tornare negli hangar a braccia conserte. Nel primo pomeriggio un corteo si è mosso dall’area aeroportuale verso la sede dell’Ente nazionale dell’aviazione civile, per andare a chiedere che vengano garantite norme più stringenti per la sicurezza sul lavoro.
VALIGE RIPARTITE E PERSE – Nello scalo pesanti conseguenze per i passeggeri: numerosi ritardi e cancellazioni negli operativi; dalla prima mattina decine di voli sono rimasti con i bagagli nella stiva; in alcuni casi sarebbero ripartiti con i colli dei passeggeri già sbarcati e senza i bagagli dei nuovi imbarchi. C’è da presumere che ci vorranno giorni per rimettere ordine tra i già numerosi bagagli smarriti.
La protesta in massa dei «facchini» all’aeroporto di Fiumicino è iniziata all’alba: i primi a incrociare le braccia, tra silenzi e lacrime, sono stati i colleghi di Giorgio Monti, l’operaio della società di handling Aviapartner, morto domenica sera.
RABBIA DEI PASSEGGERI – L’infortunio mortale è stato la scintilla che ha infiammato la protesta con l’astensione dal lavoro di massa da parte degli addetti delle società di handling – non soltanto quelli della Aviapartner – del Leonardo Da Vinci, appoggiata dai sindacati del trasporto aereo Filt-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl e Cub Trasporti. Vuote le piste dello scalo, in pochi gli addetti al carico e scarico delle valigie che – quando ritirate dagli aerei – si stanno accumulando negli hangar. Code di passeggeri inferociti si sono formate ai check-in e ai gate dei terminal romani.
«ALLEVIAMO DISAGI PER PASSEGGERI» – E nel pomeriggio arriva una nota di Adr: «In merito agli inconvenienti creati dall’improvviso sciopero dei lavoratori delle società di handling, pur essendo tali inconvenienti indipendenti dall’organizzazione di Aeroporti di Roma, e ad essa non attribuibili, la società sottolinea di essersi attivata in ogni modo, con una serie di azioni, al fine di alleviare i disagi dei passeggeri». In tal senso, si legge ancora nella nota, Adr, «ha provveduto ad allestire, tra l’altro, squadre di dipendenti per occuparsi dei bagagli e cercare di far così fronte all’emergenza. È inoltre operativa da lunedì mattina, presso la Direzione Aeroportuale dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, una sala di crisi che coordina l’attività dei vari Enti aeroportuali e dei Vettori chiamati a fronteggiare l’imprevista situazione. È stata intensificata da Adr l’assistenza diretta ai passeggeri con una capillare informazione sulla situazione dei voli, rilasciata in tempo reale».
Valeria Costantini
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