Esta per gli Stati Uniti: richiedilo in 5 minuti e in italiano grazie a Esta.it

“New York New York”. Chissà quante volte lo avrete cantato, chissà quante volte le luci di Times Square riflesse su uno schermo hanno illuminato i vostri occhi. Ma qui si sogna anche la movida di Miami, la natura del Grand Canyon, le luci di Las Vegas, Los Angeles, la Casa Bianca di Washington. E poi San Francisco, Chicago, Philadelphia e chissà quante altre ancora. Ma come fare per far sì che tutto questo non rimanga soltanto una splendida cartolina da ammirare sullo schermo di un pc? Abbiamo bisogno di un’ ESTA.

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E quindi, come fare?

Esiste un sito che si chiama www.esta.it che assiste i viaggiatori che necessitano di documentazione adeguata per entrare negli Stati Uniti. Ti segue in ogni passo, la compilazione del modulo avviene in italiano attraverso degli esperti pronti a risponderti online per ogni eventuale domanda e con un canale prioritario per coloro che necessitano di una richiesta urgente.

Che cos’è un’ ESTA?

Letteralmente “Electronic System for Travel Authorization”, ovvero un’autorizzazione elettronica per viaggiare negli USA. Un sistema (fino ad ora) infallibile, in vigore dal 12 Gennaio 2009, che immagazzina tutti i nostri dati. Dove, come, quando, perchè e con chi andremo. Viaggi per lavoro? L’ ESTA lo saprà. Per vacanza o per raggiungere la tua amata? Lo saprà. Ebbene sì, anche perchè dovrai specificare dove andrai e per quanto andrai, oltre a motivare il perchè del tuo viaggio.

Una cosa è importante da specificare. L’ ESTA è soltanto un’autorizzazione a raggiungere gli Stati Uniti tramite un qualsiasi mezzo di trasporto, che sia via terra, aria o mare. Detto questo, l’ESTA non è un visto. Il fatto che l’ESTA venga approvato non non garantisce il diritto del richiedente di entrare negli Stati Uniti. Questo documento elettronico ti autorizza a salire su un aereo diretto verso gli Stati Uniti, ma non ti darà il via libera alla permanenza.  Per questo serviranno degli step successivi.

 

Chi può richiedere l’ ESTA?

Tutti le persone originarie dei 22 paesi europei iscritti al piano di esenzione dal visto, ovvero il programma “Viaggio senza Visto” (Visa Waiver Program). Questo accordo consente ai cittadini di alcuni Paesi di recarsi negli USA per turismo o affari per un periodo non superiore ai 90 giorni senza dover ottenere un visto, se non quello turistico. I seguenti Paesi sono: ndorra, Australia, Austria, Belgio, Brunei, Corea del Sud, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, San Marino, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.

Quindi tutti i viaggiatori internazionali e in transito negli Stati Uniti, compresi neonati e bambini, senza limiti di età, devono essere in possesso di un’autorizzazione al viaggio ESTA approvata. Tutti i cittadino di un Paese che non partecipa al Programma “Viaggio senza Visto”, devono invece applicarsi per ricevere un visto.

I requisiti per richiedere l’ ESTA.

Come abbiamo visto il primo requisito è la nazionalità, che potrebbe accostarsi alla domanda “chi?” La seconda questione è invece riguardante alla domanda “perchè?” ovvero il motivo per il quale si viaggia negli Stati Uniti. Nessun problema se si viaggia negli USA per lavoro o per affari o se si è semplicemente in transito, nel caso in cui invece il motivo del viaggio sia diverso come ad esempio il frequentare dei corsi all’Università o simili, scatta automaticamente la richiesta di un visto apposito.
Un altro quesito al quale rispondere è “quanto?”: nessun problema se la nostra permanenza dura al massimo 90 giorni. Nel caso in cui la superasse, il visto da richiedere nel caso rientra nella categoria B1/B2.
Chiudiamo la sfilza dei requisiti con “dove?” e “come?”. L’ ESTA ha bisogno di avere informazioni sui nostri movimenti all’interno degli USA e sui dati della nostra destinazione, ma soprattutto come. Per rispondere a questa domanda c’è una parola magica che fa rima con passaporto elettronico. E’ l’unico modo per entrare in territorio americano. I passaporti “elettronici” sono dotati di sistema con un chip elettronico che contiene i dati biometrici del titolare. Questi dati sono acquisibili più rapidamente durante il controllo di frontiera.

Dove si può richiedere l’ ESTA?

Grazie al sito www.esta.it la richiesta è facile, veloce e soprattutto si può fare in italiano.

– Per inoltrare la domanda online ci vogliono pochi minuti e si consiglia di richiedere l’autorizzazione almeno 72 ore prima della vostra partenza, anche perche solitamente 72 ore è il tempo di risposta alla richiesta.
– Una volta approvata l’autorizzazione, questo documento ha la durata di 2 anni.
– Tutti i richiedenti dovranno pagare l’importo richiesto all’atto della richiesta dell’autorizzazione ESTA.
– Nel corso dei 2 anni, il viaggiatore ha diritto ad ingressi multipli sul territorio americano, anche nel caso in cui gli indirizzi di destinazione siano cambiati.
– Per tutti coloro che non conoscono bene l’inglese, il sito è disponibile in diverse lingue, anche l’italiano. Tutte le risposte però dovranno essere fornite in inglese.

Tutto ok! Si parte?

Durante l’elaborazione della richiesta il viaggiatore sarà messo in standby sotto la voce “Autorizzazione in fase di elaborazione”. Una volta terminata la fase delle 72 ore si riceverà una risposta. Nel caso di esito positivo la scritta “Autorizzazione approvata” vi aprirà le porte per imbarcarvi sul primo aereo diretto negli USA, nel caso di risposta negativa con risposta di “Viaggio non autorizzato” il richiedente sarà rimandato al sito travel.state.gov dove troverà informazioni su come richiedere un visto di viaggio per gli USA.

Detto questo, preparate la valigia e non dimenticate il passaporto: canticchiare “New York New York” sulla scalinata rossa di Times Square, non sarà più un bellissimo sogno grazie a www.esta.it

Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.