Dice "bomba" ai controlli di sicurezza, arrestato italiano all'aeroporto di Miami

Bomba e aeroporto. Due parole che, da sempre, non vanno d’accordo. Ed è in casi come questi che si scopre quanto davvero siano innegabilmente impossibili da affiancare una all’altra senza incutere terrore. E’ il caso di un padovano di 30 anni che è stato arrestato nell’aeroporto internazionale di Miami, negli Stati Uniti.

Era giunto ai controlli con un amico e complice qualche battuta di troppo sul suo bagaglio e i suoi oggetti personali, ha fatto scattare l’allarme terrorismo. La frase incriminata sarebbe stata “”I miei vestiti puzzano talmente tanto che potrebbero esplodere come una bomba”, parola che è balzata all’orecchio degli agenti americani, dato che in inglese la similitudine tra “bomba” e “bomb” non lascia alcun dubbio.  Gli agenti lo hanno bloccato immediatamente, sospettando che il 30enne trasportasse dell’esplosivo.

Il giovane è stato subito preso in custodia, mentre nello scalo venivano fatti evacuare passeggeri e personale, chiudendo per sicurezza la zona interessata dell’aeroporto in questione. Dopo i controlli, che confermavano il fatto che la persona fosse totalmente estranea da intenzioni terroristiche, si procedeva al trasferimento della stessa in carcere a Miami, per due giorni. Il giovane è tornato poi in libertà dopo il pagamento della cauzione, che ammontava a 5.000 dollari.

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“Il caso è stato archiviato, la cauzione è stata restituita e ora è scattata la procedura per l’oblazione”, ha raccontato il giovane al quotidiano “Il mattino” di Padova. “E’ stato incredibile, considerato il fatto che la mia era solo una battuta, ma so che non è la prima volta che succede”.

Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.