In quanti di noi hanno passato ore e ore litigando con tastiera e mouse per cercare le combinazioni più strane per risparmiare qualche euro sul volo delle nostre vacanze? Tutti, ma proprio tutti. Quante volte abbiamo cambiato date, giorni, aeroporti di partenza o di arrivo, abbiamo aperto e chiuso Internet, eliminando cronologie, memoria cache e cookie. Le proviamo davvero tutte.
Capita così, che un ragazzino di 22 anni, Aktarer Zaman, abbia scoperto per caso un trucchetto per trovare i voli più economici. Devo andare a Roma partendo da Torino? Scelgo un Torino-Reggio Calabria con scalo a Roma e.. scendo! Un trucchetto facile, non si sa quanto legale e che comunque per qualche magia informatica rende i voli incredibilmente più economici.
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In questo video Zaman spiega come ha scoperto “per caso” la falla dei metodi di prenotazione online:
“Stavo cercando un volo che da New York mi portasse a San Francisco. Nel caso di un volo diretto tra queste due città il prezzo era di 300 dollari. Cercando invece come destinazione finale Seattle, ma con scalo a San Francisco il prezzo scendeva così a 170. Da lì è iniziato tutto.”
Il giovane ha così pensato di fondare un sito per aiutare i viaggiatori a risparmiare qualche dollaro. Ma la cosa non è piaciuta alla United Airlines, il gigante dei cieli statunitensi che insieme a Orbitz (compagnia dei sistemi di prenotazione), hanno deciso di citare legalmente il ragazzo: “Skiplagged (è questo il nome del sito) fa concorrenza sleale”. Hanno chiesto danni per 75 mila dollari.
Zaman ha spiegato che lui non ha introiti e che le spese per pagare i suoi legali saranno in gran parte coperte da delle raccolte fondi da parte di anonimi, che a quanto pare ringrazieranno con queste donazioni l’inventore di questo sito, che tanti grattacapi sta creando tra i cieli degli Stati Uniti.
In molti pensano che questo trucchetto possa funzionare soltanto nei voli che trattano il territorio statunitense, anche perchè questo sistema funziona solo per viaggi di solo andata e col solo bagaglio a mano per due ragioni:
1- imbarcando il bagaglio stiva, in aeroporto l’operatore applicherà il cosiddetto “Through Check-in”, spedendo il bagaglio alla destinazione finale (punto C), rendendo praticamente impossibile il recupero dello stesso nel punto intermedio B.
2- in aggiunta, diventa poco fattibile su un itinerario di andata e ritorno a seguito della regola per la quale il vettore nel 98% dei casi, dopo il mancato imbarco del passeggero “No-Show” su una tratta (es. dal Punto B a C), cancella in automatico nel giro di poche ore, la restante parte dell’itinerario (B-C + il volo di ritorno C-A). E, nella remota ipotesi che non lo avesse fatto, non accetterà mai il passeggero che si presenterà al punto B per il rientro verso l’origine, non essendosi presentandosi al punto C per l’imbarco come riportato sul biglietto.
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Detto questo, con o senza “città nascosta”, quando si parte?