Una compagnia giapponese lancerà i primi voli “vietati” ai bambini

Esperimenti e novità in arrivo per la All Nippon Airways, la compagnia di bandiera giapponese.

 

Dal Giappone rimbalzano delle voci che confermano i rumors delle scorse settimane: la compagnia starebbe creando dei voli di linea “child-free”, ovvero vietati ai bambini. Parallelamente però alcune tratte saranno riservate alle famiglie in viaggio con i propri bimbi, con relative accortezze e strumenti per rendere l’esperienza di volo più confortevole, con personale predisposto ad aiutare genitori in difficoltà e velivoli dotati di giocattoli per i più piccoli, antistress, caramelle e ciucci.

Secondo le ricerche della società infatti, spesso padri e madri evitano di viaggiare per paura che i propri figli piccoli scoppino a piangere e infastidiscano le altre persone sedute in cabina. Secondo i dati della compagnia, i bambini al di sotto dei tre anni costituiscono circa l’1,6 per cento dei suoi passeggeri sui voli nazionali e lo 0,8 per cento sui voli internazionali. L’obiettivo dunque è quello di incentivare nuovi potenziali clienti a utilizzare la loro compagnia.

Nel 2012 un sondaggio del portale di viaggi TripAdvisor dedicato proprio all’argomento “bambini a bordo” aveva evidenziato che il 37% degli intervistati era disposto a pagare un biglietto aereo con un prezzo più alto nel caso in cui il volo fosse stato senza bambini urlanti.

 

 

L’anno precedente un altro sondaggio, questa volta condotto su 1000 viaggiatori regolari in business class, aveva puntato il dito contro i bambini in volo, con addirittura il 74% degli intervistati che li aveva giudicati fastidiosi e rompiscatole, tanto da spingere molte compagnie a pensare di istituire dei voli “child free” sulle loro rotte.

Idee e proposte che poi nel tempo si sono realizzate: Thomas Cook vola due volte a settimane su Creta e Gran Canaria con voli “no kids”, Malaysian invece ha creato una sezione simile nella Prima Classe nei suoi 747, estendendo il divieto di bimbi a bordo anche all’economica dei suoi A380. Ryanair aveva invece annunciato l’introduzione di voli “child-free”, ma si sarebbe trattato solo di un geniale pesce d’aprile.

In America invece c’è la possibilità di usufruire di “Nanny in the clouds”, servizio inventato da una mamma statunitense e già attivo su molti voli Continental, Delta, British Airways, Lufhtansa e Virgin, che permette alle famiglie di trovare una tata che viaggi sul loro stesso volo e che aiuti così mamma e papà a tenere a bada i piccoli indisciplinati. Il tutto per soli 10 dollari in più, a cui va poi aggiunto il compenso per l’assistenza fornita dalla nanny durante il viaggio.

Non male no?

Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.