Come richiedere il rimborso per un volo WOW Air

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Siete tra i (tanti) sfortunati che si trovano tra le mani un biglietto WOW Air, e nessun aereo ad aspettarli? Non abbiate paura: chiedere un rimborso è possibile, sebbene sia necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno… in Islanda!

Lo scorso marzo, la compagnia aerea islandese con sede a Reykjavik ha cessato in via definitiva le sue attività. L’ha fatto dopo un servizio di soli sette anni, e dopo aver assunto il controllo dell’altra low cost nazionale Iceland Express. Per anni, la WOW Air ha operato voli tra l’Islanda e il resto dell’Europa e tra l’Islanda e il Nord America, sino a quel comunicato del 28 marzo 2019: la situazione finanziaria si era fatta pressoché disastrosa, l’acquisizione da parte di Icelandair era diventata impossibile, ed ecco che la compagnia dell’imprenditore islandese Skúli Mogensen si era vista costretta a dichiarare il fallimento.

Agenzia viaggi o carta di credito?

Ma come fare, se si è tra i tremila passeggeri che avevano prenotato un volo WOW Air (soprattutto per l’estate 2019), e si trovano ora con un nulla di fatto tra le mani? Chi ha prenotato il volo all’interno di un viaggio organizzato non ha da temere: a risarcirlo sarà l’agenzia viaggio o il tour operator.

Se l’acquisto del volo aereo è stato fatto invece in autonomia, pagando con carta di credito, l’ormai ex compagnia aerea ha consigliato di rivolgersi al gestore della propria carta o alla propria banca per capire se sia possibile o meno bloccare la cifra, a meno che non si sia stipulata una polizza assicurativa che risarcisce in caso di annullamento del volo e/o di fallimento della compagnia.

 

A pronunciarsi è stata a tal proposito anche la Federconsumatori, che ha così comunicato: “Invitiamo chiunque abbia acquistato un biglietto con la low-cost islandese a rivolgersi all’agenzia di viaggi o al tour operator di riferimento per individuare soluzioni di viaggio alternative, controllando sempre le condizioni riportate sul contratto di viaggio. Mettendosi a disposizione dei viaggiatori che avevano prenotato un volo con la WOW Air, l’associazione dei consumatori ha messo a disposizione lo sportello Sos Turista. Ricordiamo che in questi casi è opportuno conservare le ricevute di tutte le spese sostenute per eventuali pernottamenti supplementari, per l’acquisto di titoli di viaggio alternativi e per l’acquisto di beni di prima necessità”.

L’insinuazione al passivo

In caso le due precedenti strade non abbiano prodotto risultati, per ottenere il rimborso del proprio biglietto WOW Air resta una possibilità: la cosiddetta “insinuazione al passivo“. Con tale termine si intende la procedura mediante cui si chiede di ammettere il proprio credito al passivo di un fallimento, sperando di avere un risarcimento.

Al lato pratico, i clienti si mettono in fila insieme ai creditori sperando che – nel corso della procedura fallimentare di WOW Air – vengano individuate in cassa somme tali da coprire quei debiti. Si tratta, in realtà, di un tentativo che non sempre va a buon fine: quando un’azienda fallisce i primi ad essere risarciti sono i creditori, e solo in un secondo momento tocca ai clienti. Come fare per avanzare la richiesta? Bisogna inviare entro il 3 agosto 2019 una raccomandata con ricevuta di ritorno al curatore fallimentare (Sveinn Andri Sveinsson, trustee, Reykjavík Lawyers – Grjótagata 7 – 101 Reykjavik – ICELAND) utilizzando il fac-simile disponibile sul sito del Centro Europeo per il Consumatore (CEC) e avendo cura di allegare i biglietti aerei emessi dalla compagnia e le ricevute di pagamento.

A quel punto, servono solo pazienza (tanta) e speranza (ancor di più).

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