BACK FROM TOKYO
Continente che mi affascina e che ho sempre amato, paesi a cui mi sento inspiegabilmente vicina e di cui condivido religioni e filosofie di vita. Dai libri di Terzani che negli anni ho divorato, alle lunghe e interessanti lezioni di cultura e letteratura orientale dell’università, l’Asia ha sempre rappresentato per me un sogno, una terra mitica da esplorare, da vivere, un luogo incantato sospeso tra modernità e tradizione, un continente leggendario a cui mi sono sempre sentita legata da un particolare stile di vita dedicato alla ricerca del benessere psicofisico e che io stessa cerco di mettere in pratica ogni giorno.
Quando scelsi di iscrivermi alla facoltà di lingua orientali ero carica di eccitazione e aspettative, le notti sui libri, le prime lezioni di lingua giapponese, i primi ideogrammi disegnati a pennello. Ho imparato a conoscere il Giappone dai mei libri universitari, né ho appreso la storia e la letteratura, sono rimasta affascinata dalla sua cultura e dalle sue religioni, ho condiviso il suo stile di vita e mi sono avvicinata alla sua squisita cucina che ben presto è diventata anche la mia preferita. Ho sognato questo paese perennemente in bilico tra tradizione e modernità, l’ho amato prima ancora di conoscerlo, con le sue contraddizioni e le sue stranezze. Ho mangiato guide, spulciato forum, assorbito suggerimenti e consigli di chi, come me, era dominato da una forte passione per un continente magico e per un paese così affascinante.
[sc:adsense]
Sono sbarcata a Tokyo con l’entusiasmo di una ragazzina che vede i suoi sogni finalmente prendere vita, mi sono scontrata con una realtà che per certi versi era molto lontana da come l’avevo immaginata, accettandone però anche gli aspetti negativi; ho conosciuto persone estremamente educate, ma molto fredde e diffidenti, con le quali spesso è difficile instaurare rapporti di amicizia, ho vissuto questa città incredibile a 360 gradi, macinando decine di kilometri a piedi ogni giorno e visitandone i luoghi più caratteristici e affascinanti.
Ho dormito in piccoli e tradizionali ryokan dove ancora ci si toglie le scarpe all’ ingresso e dove ci si sdraia sul classico futon sopra ad un ostico pavimento in tatami, ho scoperto una cucina tradizionale dai gusti intensi e decisi, fatta non solo di pesce crudo, ma di tante altre inaspettate specialità che hanno in breve tempo conquistato il mio palato fino ad allora digiuno dei tipici sapori dell’Asia, ho girato Tokyo per tre mesi e non ho mai mancato un’uscita giusta della metropolitana, neppure a Shinjuku che ne conta più di trentacinque, non mi sono mai persa né mai imbattuta in qualcuno che non fosse stato disponibile ad aiutarmi col sorriso nonostante le ovvie difficoltà linguistiche.
Vivete in tutta tranquillità questa città incredibile in cui è facilissimo spostarsi grazie ad un’efficiente rete metropolitana, cercate un albergo vicino ad una delle fermate principali della linea circolare JR Yamanote, da qui sarà più facile spostarvi e raggiungere tutti i principali luoghi di interesse turistico. Raggiungete la caotica Shibuya, la colorata e vivace Times Square dell’Oriente, vi lascerà a bocca aperta con i suoi grattacieli, i suoi cartelloni pubblicitari, le sue luci al neon e il suo interminabile via vai di passanti, salite all’ultimo piano di Starbucks con un caffè tra le mani e godetevi dalle ampie vetrate lo spettacolo imperdibile dell’incrocio più trafficato del mondo.
Fate un salto nell’eccentrica Harajuko e attraversate la strabiliante Takeshita Dori, vivacissima strada simbolo di questo quartiere in cui nascono le mode più stravaganti ed estreme, ripiegate poi per la vicina Omotesando, la prestigiosa Fifth Avenue del Giappone, ampia ed elegante, in cui si alternano negozi esclusivi ed ottimi ristoranti, tra cui il famoso Heiroku Sushi dove fermarsi ad assaggiare l’ottima cucina locale è d’obbligo.
Passate una serata nell’elegante e vivace Shinjuku, rinomata per i suoi locali di tendenza e la sua vita notturna, i party migliori sono nascosti ai piani alti dei suoi grattacieli o nei bar di Kabukicho, il quartiere a luci rosse costellato di nightclub e love hotel. Qui scoprirete lo strano rapporto del popolo giapponese con il sesso, i riferimenti al quale sono costantemente sbandierati ad ogni angolo, in un coinvolgente mix di pudore ed esibizionismo.
Spostatevi lungo la linea JR Yamanote per raggiungere Akihabara, il famoso e caotico quartiere dell’elettronica dove gli appassionati o semplicemente i curiosi potranno divertirsi a testare le ultime novità del settore rimanendo strabiliati dalla varietà di accessori e gadget che questo popolo riesce ad inventare ogni volta e con i quali ogni volta ci stupisce. Questa è anche la zona dello storico Tsukiji Fish Market, il famoso mercato del pesce che prende vita alle cinque del mattino con la spettacolare asta dei tonni e dove è possibile, se lo stomaco lo permette, fare colazione con il pesce crudo più fresco di sempre.
Imperdibile è poi anche la splendida Asakusa, dove si respira la tipica atmosfera del Giappone di un tempo, resterete incantati lungo la deliziosa Nakamise Shopping Street, meno di trecento metri di bancarelle di ogni genere, lanterne e ciliegi in fiore, percorretela tutta fino ad arrivare al maestoso Sensoji Temple, il tempio più famoso della città, luogo di culto per i locali e oasi di pace e raccoglimento per tutti i visitatori.
Amo alla follia questa città incredibile, armonioso connubio tra storico e moderno, amo il senso di sicurezza che infonde nell’attraversarla a qualsiasi ora del giorno e della notte, amo la sua energia e le vibrazioni che trasmette, e quel suo essere sempre sveglia. Forse vi sarete sentiti dire che è impossibile da girare autonomamente perché nessuno parla inglese, o che mangerete solo pesce crudo o, ancora, che senza Japan Rail Pass non riuscirete a spostarvi.
Fidatevi del vostro istinto, abbandonate ogni pregiudizio, siate curiosi e vivete senza limiti questa città dalle mille contraddizioni che inevitabilmente vi entrerà nel cuore.
[sc:adsense]