A nuoto beffa la sicurezza e entra nel Jfk

Moto d’acqua senza benzina: a nuoto entra nel sistema di sicurezza da 100 milioni di dollari

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Facile. Fin troppo. Un pilota di moto d’acqua in difficoltà è riuscito a superare un sistema di sicurezza da 100 milioni di dollari all’aeroporto Kennedy (JFK) di New York.

MOTO D’ACQUA IN AVARIA – Daniel Casillo, 31 anni, di Howard Beach nel quartiere Queens, era in acqua con i suoi amici per una gara di jet-ski. Ad un certo punto, di sera, la moto del giovane è rimasta senza benzina e dopo aver mandato invano richieste di aiuto ha deciso di nuotare per circa cinque chilometri per raggiungere l’unico punto illuminato che vedeva in mezzo al mare, ossia la pista 4L del Jfk. Con indosso il giubbotto di salvataggio giallo, Casillo ha scavalcato una recinzione di circa due metri e mezzo e ha camminato lungo due piste prima d’essere avvistato dall’impiegato di una compagnia aerea. Solo allora il ragazzo è stato arrestato dalla polizia – alla quale ha semplicemente detto che aveva bisogno d’aiuto – e poi rilasciato su cauzione La recinzione che ha scavalcato, senza essere minimamente notato, fa parte di un sistema di rilevazione di intrusi dell’aeroporto. Un sistema che, secondo gli esperti, avrebbe dovuto far scattare una serie di allarmi al passaggio di un uomo tutto bagnato vestito con una giacca giallo sgargiante.

BUCHI NEL SISTEMA DI SICUREZZA – «Questo sistema di rilevazione di intrusi – ha detto Bobby Egbert, portavoce polizia di Port Authority – è concepito appositamente per minacce che vengono dall’acqua, invece non è servito ad avvistare un ragazzo che scavalca una recinzione nè che attraversa due piste». «L’errore madornale – gli fa eco Nicholas Casale, ex vicedirettore unità antiterrorismo dell’agenzia di trasporto dell’area metropolitana di New York – è stato che nessuno ha azionato l’allarme passandolo a rosso, come in caso di intrusione. Ci sarebbe dovuta essere una risposta armata con l’impiego di mezzi blindati nell’area violata. L’aeroporto avrebbe dovuto essere chiuso».

[Corriere.it ©]

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Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.