24 ore a Barcellona: cosa fare e cosa vedere

Cominciò tutto una sera di metà Dicembre. Paciocco sul letto con il pc sulle ginocchia e tutto ad un tratto l’illuminazione. Turni che si incastrano alla perfezione, voli a basso prezzo e che mi permetterebbero di vedere una città nella quale non c’ero mai stato, anche se per sole 24 ore.

Nel caos prenatalizio, con gente che corre impazzita da un negozio all’altro per l’acquisto dell’ultimo minuto, era proprio quello che mi serviva. Ho pensato che avrei speso meno soldi 24 ore a Barcellona piuttosto che in un qualsiasi pomeriggio di shopping natalizio. Avevo voglia di un break in solitaria, di vedere qualcosa di nuovo, qualcosa che non avevo mai visto. E quindi, andata!

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Si va a Barcellona! In un pomeriggio organizzo tutto: Sabato lavoro al mattino, la sera sono libero e parto dall’aeroporto di Torino-Caselle. Volo Ryanair delle 20,50 e arrivo a Barcellona verso le 22. Domenica libera e Lunedì mattina ritorno in patria con Vueling con arrivo previsto alle 12 e inizio turno lavorativo un paio di ore dopo. Un tour de force che mi incuriosiva da matti!

AEROPORTO, BUS E HOTEL. Una volta volta arrivato all’aeroporto El Prat di Barcelona cerco la fermata del bus navetta che mi porterà in centro. Si chiama Aerobùs e i colori sono bianco azzurro e nero. Un biglietto di sola andata costa 5,90 euro e invece con il ritorno 10,20. Passa ogni cinque minuti e arriva in centro in mezz’oretta, ultima fermata Pl.Catalunya. Scendo e provo ad orientarmi un attimo. Ho l’hotel poco distante da lì, un bed&breakfast a soli 300 metri dalla fermata metro Passeig de Gracia, cosa fondamentale quando scelgo dove alloggiare. Ho notato che molte accomodation in Spagna hanno il bagno in comune con altre camere, altrimenti il prezzo sale abbastanza. Ovviamente dipende dalle esigenze di ogni viaggiatore, io mi sono sempre adattato a tutto e sfido la sorte. Arrivo, faccio il check-in e il posto non mi dispiace affatto. E’ praticamente un appartamento con tre camere, non c’è caos e il bagno è ampio e pulito. E’ una sorta di backpackers hostel di lusso. Mi piace!

Plaça Españya dall’alto
Arrivo e la prima cosa che voglio assolutamente vedere è la Sagrada Familia. Non importa se è buio, non importa se non ci potrò entrare. Mollo tutto e mi precipito in metro!

Mollo tutto in Hotel e mi precipito in metro. Per ogni città dove vado ho delle mie fissazioni. Arrivai a Sydney e volai a vedere subito l’Opera House, a Kuala Lumpur le Petronas e a Bangkok, il Lebua Sirocco (che delusione!). Qui a Barcelona la prima cosa che ho voluto vedere, seppur dall’esterno, è la Sagrada Familia.

LA SAGRADA FAMIGLIA, IL BIGLIETTO E L’ELEMOSINA. Ma non può sempre filare tutto liscio no? Leggo un po’ di recensioni in giro che dicono di fare attenzione a borseggiatori e facce losche nelle ore notturne e non solo. Allora lascio a casa il portafoglio, mi porto dietro 2 euro (il costo del biglietto per la metro) e 50 euro interi (ben nascosti) in caso di emergenza. Nascondo come posso la Go Pro con quella benedetta “asta del selfie” che fuori esce dalla tasca e che tanto assomiglia ad un manganello. Chissà se mi arresteranno? Arrivo in metro e “dadaaaaan”..sorpresa! Il biglietto costa 2,15 euro e i 50 euro non sono accettati dalle macchinette automatiche. Nessunissima voglia di tornare in qualsivoglia posto per scambiarli e quindi, intimorito e con molta vergogna addosso, chiedo cortesemente 15 centesimi da prestarmi a qualche passante. Pensavo andasse peggio ma al terzo tentativo ho trovato un ragazzo che molto gentilmente mi ha aiutato e mi ha dato 50 centesimi, aspettando ovviamente il resto.  Ora che la prima difficoltà è superata mi appresto alla scoperta della Sagrada Familia, esco pian pianino dalla metro e… non si vede nulla. Il buio la offusca ma comunque avvicinandomi vedo la sua imponenza. Era uno sfizio che volevo togliermi, davvero curiosa. Non vedo l’ora di poterla vedere di giorno. Ma la cosa più bella di queste prime ore in terra spagnola è il viaggio di ritorno verso l’albergo, quando camminando sulla strada principale scopri che sei a un passo da….

COME FARE PER VEDERE TUTTO IN UN GIORNO? Regola numero uno. Ottimizzare il tempo. Ho pensato che la maniera più comoda, veloce e soprattutto intelligente per scoprire le cose da vedere di Barcellona senza fare i salti mortali fosse stata quella di utilizzare un bus turistico. Ho utilizzato Barcelona City Tour. Acquistando il biglietto online si ha uno sconto del 10% e il biglietto per un adulto verrebbe quindi a costare poco più di 24 euro per un giorno e 34 euro per due giorni. I pullman hanno due tratte diverse, est e ovest, per ovvi motivi logici, ma la cosa bella è che lo stesso biglietto vale per entrambe le tratte e si può scendere e salire dal mezzo senza alcun limite, quando e dove si vuole. Quindi se con la linea verde (est) si andranno a visitare il Barrio Gótico, l’Aquarium, il lungomare, la Torre Agbar, la Sagrada Familia e il Park Güell, sempre con lo stesso biglietto possiamo vedere con la linea arancione (ovest) la Rambla, il terminal delle navi da crociera, il colle di Montjuïc, la Plaza de España o lo stadio Camp Nou.


Poco importa se poi perdi due ore per visitare il Tibidabo, il punto panoramico di Barcellona, e una volta che arrivi lassù trovi nebbia, nebbia e ancora nebbia.

Poco importa se poi per recuperare dalla delusione vai a fare tappa al Camp Nou da vero calciofilo e arrivi cinque minuti dopo la chiusura del museo e del percorso guidato dentro lo Stadio. 

Poco importa, perchè c’è sempre un’amica disposta a riportarti sulla retta via facendoti scoprire mille angoli di questa splendida città (grazie MaVi). Poco importa, perchè poi torni a casa innamorato di Gaudì e delle sue opere. Sembra la casa di Hansel e Grethel, invece è Park Guell. Doveva essere una città-giardino, ma nessuno si interessò. Così dal fallimento nacque questo Parco che oggi è diventato Patrimonio Unesco. Gaudì semplicemente genio.

La 24 ore di Barcelona si è quasi conclusa e sono contento perché nonostante la sfacchinata sono riuscito a vedere molte cose. Mi sono perdutamente innamorato della genialità di Gaudì che prima, per mia ignoranza, conoscevo solo di fama. Plaça de Españya illuminata è da brividi, Park Guell una vera e propria fiaba, Casa Batlló idem. Mi ha deluso un pochino il Tramvia Blau e il Tibidabo. Ok saranno particolari, ma ci ho perso due orette buone. La Rambla infinita, bella Barceloneta, stupende le Cattedrali Gotiche. Cosa mi ha colpito di più della Sagrada Familia? Una frase di Gaudì: “Morirò senza vederla completata, ma tanto il mio cliente (Dio) non ha fretta”.

Fate il biglietto per Barcelona, la Sagrada Familia vi aspetta!

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Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.