La compagnia aerea ai passeggeri: “Se non pagate 23.000 sterline non tornate a casa”

I passeggeri di un volo della compagnia aerea austriaca Comtel AIR costretti a pagare 23.000 sterline per finanziare il carburante necessario all’aereo per tornare a Birmingham da Vienna. I passeggeri, di rientro dall’India, fatti atterrare a Vienna per prelevare i soldi e tornare poi in Inghilterra.

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Bizzarro caso, quello consumatosi a Vienna nei giorni scorsi. La compagnia aerea austriaca, Comtel Air, in viaggio da Amritsar, India, a Birmingham, Inghilterra, dopo aver effettuato uno scalo a Vienna ha di fatto posto i passeggeri di fronte ad una scelta “originale” quanto forzata: “Se volete andare a Birmingham dovrete coprite i costi per il carburante e l’aeroporto, non possiamo fare altro”. Tanto la richiesta, quanto le modalità dell’accaduto lasciano davvero basiti.

24.000 Sterline, quasi 28.000 Euro: questo l’esito della colletta che ha coinvolto i passeggeri sul volo della Comtel Air, una compagnia che, nei giorni scorsi, è stata al centro di una singolare vicenda, sulla quale c’è ancora oggi più di un’ombra.

I fatti

Il volo della compagnia in partenza dall’India e diretto in Inghilterra, prevedeva uno scalo a Vienna. Tutto normale, almeno fino al raggiungimento della capitale austriaca, poi l’avanzamento di richieste assurde: un tira e molla che ha provocato sei ore di blocco in aeroporto, con i passeggeri che si rifiutano di lasciare l’aereo.

La compagnia, per mezzo dei suoi assistenti di volo, fa sapere ai passeggeri che l’unico modo per arrivare a Birmingham, destinazione finale del viaggio, sta nel mettere su una vera e propria colletta, volta a coprire i costi necessari al rifornimento di carburante ed alle tasse aeroportuali.

La colletta

Il fatto, singolare ed assurdo, ha attirato l’attenzione dei passeggeri: c’è chi ha ripreso l’accaduto con il proprio cellulare, chi si è organizzato per mettere insieme i soldi necessari, tutti, ad ogni modo, accomunati da una rabbia più che giustificabile.

Dei 180 a bordo, c’è chi non ha mancato di lamentarsi per una modalità che lascia pensare più al pizzo che alla colletta: chi si è rifiutato di pagare per mancanza di liquidi a bordo, è stato accompagnato dagli organi di polizia al più vicino sportello automatico per il prelievo dei contanti.

In un modo o in un altro, il denaro necessario è stato messo insieme e l’aereo si è finalmente mosso in direzione di Birmingham.

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Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.